Un momento della conferenza stampa di presentazione dello scorso 25 Ottobre 2019
Al Parco Nord Milano
nasce il Bosco di Myplant
Il Salone internazionale del Verde dà il suo contributo a "ForestaMI", il progetto di forestazione urbana promosso dal Comune che prevede la messa a dimora di 3 milioni di nuovi alberi entro il 2030
Come sarà Milano fra un secolo? Surriscaldata e soffocata dallo smog oppure verdeggiante? Solo un paio di decenni fa in molti avrebbero risposto senza esitazioni: inospitale. Ma Milano è ingannatrice, ama stupire e chi non la conosce bene rischia di inciampare nei più scontati dei cliché.
Da qualche tempo c’è un nuovo volto della città che sta emergendo con forza. Ancora una volta, come nella migliore tradizione meneghina, è nascosto: fra le torri e i grattacieli che stanno ridisegnando il profilo cittadino prende forma lentamente la foresta urbana. Un po’ ovunque si stanno mettendo a dimora alberi. Così tanti che Milano potrebbe forse diventare la capitale europea, se non addirittura mondiale della forestazione urbana.
La svolta verde sta mettendo radici su un terreno favorevole: alcune soluzioni del passato hanno segnato tappe importanti – anche per il loro valore simbolico – nella storia del verde urbano in Italia: basti citare il Monte Stella, più noto fra i milanesi come Montagnetta di San Siro, una collinetta artificiale originatasi dalle macerie dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, il Bosco in Città, nato negli anni Settanta per volontà di Italia Nostra, primo esempio nazionale di forestazione urbana partecipata, o il Parco Nord, immaginato già alla fine degli anni Sessanta in una delle aree più densamente urbanizzate d’Europa, con una fitta presenza di fabbriche.
Proprio al Parco Nord, nella zona del velodromo, sta per nascere il Bosco di Myplant. Il Salone internazionale del Verde che dal 2015 si tiene a Fiera Milano Rho (prossimo appuntamento dal 26 al 28 febbraio 2020) è sceso in campo per partecipare al progetto di forestazione urbana "ForestaMI" promosso dal Comune e che ambisce a piantare 3 milioni di nuovi alberi nella città metropolitana entro il 2030, più della metà di quelli già presenti.
Venerdì 25 ottobre, al termine della conferenza stampa di Myplant & Garden, in collaborazione con Assofloro e Rete Clima, è stata messa a dimora la prima pianta forestale: un passo simbolico in attesa della prossima primavera, quando saranno piantati 200 nuovi alberi coinvolgendo la filiera florovivaistica regionale. Una volta a regime, questo piccolo polmone verde assorbirà circa 50.000 kg CO2, pari a 7 giri della Terra in auto e al ciclo di vita di 100 mila bottigliette d’acqua
Il Bosco di Myplant sarà composto da diverse tipologie di alberi tipiche delle formazioni boschive planiziali, il cosiddetto Querco-carpineto, tra cui querce mesofile quali farnia (Quercus robur), cerro (Quercus cerris), rovere (Quercus petrae) accompagnate ad altre latifoglie come aceri (Acer spp.), carpini bianchi (Carpinus betulus), ciliegi selvatici (Prunus avium) ed elementi arbustivi a contorno.
Studi scientifici condivisi dalla comunità internazionale affermano che ogni dollaro investito negli alberi urbani, la città riceve un beneficio in prestazione ambientali stimato in oltre 4 dollari. Modelli di valutazione italiani – perché il capitale naturale non ha (ancora) sistemi dedicati di misura, monitoraggio e segnalazione – hanno iniziato a quantificare il "reddito" prodotto dall’investimento nelle aree verdi: il singolo Euro si rivaluta, a seconda dei casi, da 1,3 a 3,7 Euro. Oltre a far registrare un incremento medio tra il 18 e il 30% del valore degli immobili dotati di balconate e verde perimetrale.
Gli alberi sono molto più potenti di quanto si possa immaginare: sono vita pura e proteggono le nostre vite. Una pianta di 30 centimetri di diametro può assorbire fino a 30 kg di CO2 all'anno, in pratica 20 alberi possono compensare le emissioni di un'auto, fornendo in cambio l'ossigeno necessario a 200 persone. Assorbono molte sostanze inquinanti, dalle famigerate polveri sottili (PM10) a ossidi di azoto (N2O) e anidride solforosa (SO2), depurano le acque, riducono l'inquinamento acustico, mitigano il clima.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ARTICOLI CORRELATI |
Milano sfida i cambiamenti climatici: arrivano i contributi per tetti e pareti verdi
Torino, a novembre alberi protagonisti assoluti con gli Stati Generali del Verde pubblico
Cambiamenti climatici, FAO: avvolgiamo le città in una Grande Muraglia Verde
Il Bonus Verde è morto, lunga vita al Bonus Verde!