Landscape Festival 2024: ecco le quattro idee green che animeranno le piazze di Bergamo
In programma dal 6 al 22 Settembre 2024, l’appuntamento internazionale dedicato alla promozione della cultura e della progettazione del Paesaggio si confronta in questa quattordicesima edizione con il tema “Facing the Crisis”
Landscape Festival, appuntamento internazionale annuale dedicato alla promozione della cultura e della progettazione del Paesaggio, in programma dal 6 al 22 Settembre 2024, ha reso noti i progetti della “Selezione di Idee Green Design” che popoleranno Piazza Cittadella, Piazza Mascheroni, il Piazzale di fronte Palazzo Frizzoni e l’Antico Lavatoio. I progetti selezionati si ispirano al tema centrale di questa quattordicesima edizione, ovvero “Facing the Crisis”.
“Nature based solution” degli architetti Alessandro Bianchi, Tommaso Gnudi e Livia Anna Mazzetti si propone di promuovere la biodiversità urbana, l’importanza della forestazione e la creazione di spazi inclusivi e didattici, offrendo ai visitatori di Piazza della Cittadella (foto sopra) un’esperienza di cambiamento positivo, per il benessere della comunità e dell’ambiente.
“Ordigno”, del team Ordigno, riproducendo uno scenario post-bellico nel Piazzale antistante Palazzo Frizzoni, mira invece a far riflettere sugli effetti che l’intervento umano, in particolare quello catastrofico legato a guerre e devastazione, genera sull’ambiente e in particolare intende porre l’accento sulle dinamiche che entrano in gioco nel tempo, quando la natura, incurante della follia umana, lentamente riparte.
Piazza Mascheroni sarà invece la location del progetto “Look Up” (foto sopra), degli architetti Erica Boncaldo, Francesca Villa e Margherita Pascucci: un percorso immersivo e ludico promuove un nuovo approccio alla vita urbana, in armonia con la natura e in contrasto con la frenesia moderna. Ricorrendo anche ad elementi ludici narra la transizione della città, da paesaggio adattivo fino all’evoluzione a foresta urbana.
“Choose your future: green or dry”, ad opera degli architetti Marco Togni, Michele Pezzoni e Greta Bianchi, nello spazio dell’Antico Lavatoio (foto sopra), invita infine a riflettere sulle due possibili prospettive future nella relazione uomo-ambiente: una negativa, che vede la natura sopraffatta dalle attività antropomorfe, l’altra positiva, in cui si raggiungono armonia ed equilibrio.
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