Glifosato, gli agricoltori chiedono all’UE
il rinnovo dell’autorizzazione
Secondo l’associazione Copa-Cogeca senza l’impiego del discusso erbicida si va incontro a costi salati per agricoltori e consumatori
Nei giorni scorsi il Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi dei 28 Stati membri a Bruxelles non ha raggiunto la maggioranza necessaria in occasione del voto sul rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato. La palla passa quindi alla Commissione europea. «Tocca agli Stati membri assumersi le proprie responsabilità», ha commentato il portavoce della Commissione europea, Alexander Winterstein.
Copa e Cogeca, in rappresentanza di 23 milioni di agricoltori e 22.000 cooperative agricole nell’UE, hanno espresso grande delusione nei confronti del Comitato per non aver espresso un parare positivo. Il Segretario generale dell’associazione, Pekka Pesonen, ha affermato: «Sono estremamente deluso dalla mancanza di sviluppi su questo importante dossier. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha fornito una valutazione positiva sul glifosato, che andrebbe rispettata. Altrimenti la fiducia nelle procedure europee ne risulterebbe altrimenti compromessa».
Secondo il parere di Copa e Cogeca senza il glifosato si mette a rischio la produzione di derrate alimentari sostenibili, sicure e di qualità. «Ricorrendo al glifosato gli agricoltori possono rinunciare all’aratura», ha aggiunto Pesonen, «una scelta importante, insieme alle colture intercalari, per prevenire l’erosione del suolo e ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Esortiamo gli Stati membri ad esprimere un voto positivo sul rinnovo dell’autorizzazione al comitato di appello dell’UE. Senza il glifosato, la competitività degli agricoltori sarebbe messa a repentaglio e la produzione alimentare a rischio, in assenza di alternative».