Francesco Lollobrigida, chi è il nuovo ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare
Il capogruppo di Fratelli d’Italia è stato designato al dicastero di via XX Settembre istituito nel 1946 e già più volte sottoposto a riforme organizzative. La nuova denominazione sostituisce quella precedente di ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Da ricordare tra gli obiettivi del programma elettorale di Fdi il «sostegno al comparto florovivaistico, comparto agricolo d’eccellenza»
Francesco Lollobrigida, neo ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare
Francesco Lollobrigida è stato designato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni quale nuovo ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare. Il cambio di denominazione, prima era chiamato ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (MiPAAF), ha già sollevato un ampio dibattito. Tra i favorevoli spicca Coldiretti: il presidente Ettore Prandini ha dichiarato di apprezzare la scelta. I contrari invece parlano di deriva propagandistica.
La questione è complessa. Senza addentrarsi in dispute interpretative va almeno ricordato che la "sovranità alimentare" è definita dall’International Assessment of Agricultural Science and Technology for Development (IAASTD), panel intergovernativo che gode del patrocinio delle Nazioni Unite e della Banca Mondiale, come «il diritto dei popoli e degli Stati sovrani a determinare democraticamente le proprie politiche agricole e alimentari». In pratica è un modello che si pone in antitesi alla globalizzazione senza argini delle imprese, privilegiando un legame inscindibile tra produzione agricola, ecosistemi, territori, tradizioni e identità delle popolazioni locali. Resta ora da vedere come il neo ministro tradurrà tale concetto in politiche attive; intanto riportiamo la dichiarazione rilasciata per spiegare la nuova denominazione del suo dicastero: «Sovranità alimentare significa tutelare l’economia e rimettere al centro della produzione il rapporto con i coltivatori non solo per proteggere una parte della filiera agroalimentare ma la cultura rurale. La tendenza che vogliono far passare è quella che basta nutrirsi. A prescindere da dove e come viene prodotto il cibo. Noi non possiamo accettarlo. Il prodotto italiano è un’eccellenza nel mondo. E il legame con il territorio è di primaria importanza».
CHI È FRANCESCO LOLLOBRIGIDA?
Nato a Tivoli il 21 Marzo 1972, vive a Roma, dove si è laureato in Giurisprudenza. È pronipote della famosa attrice Gina Lollobrigida e cognato di Giorgia Meloni avendo sposato sua sorella, Arianna Meloni. La coppia ha due figlie. È in politica fin da giovanissimo. Gli esordi nel Fronte della Gioventù, poi nel Movimento Sociale Italiano, quindi in Alleanza Nazionale. Nel 2012 è stato tra i fondatori di Fratelli d’Italia. Ha ricoperto incarichi istituzionali a livello locale: consigliere comunale a Subiaco dal 1996 al 2000, consigliere provinciale di Roma dal 1998 al 2003, assessore allo Sport, cultura e turismo del comune di Ardea dal 2005 al 2006 e Consigliere regionale nel Lazio dal 2006. Dal 2010 al 2013 è stato assessore con deleghe regionali alla Mobilità e ai trasporti nella giunta regionale del Lazio. Alle elezioni politiche del 2018 è eletto alla Camera dei Deputati e in seguito è nominato capogruppo di Fratelli d’Italia a Montecitorio. È di nuovo eletto alla Camera nel Settembre 2022.
Michele Mauri
La sede del Ministero dell'Agricoltura in via XX Settembre a Roma
AGRICOLTURA E FLOROVIVAISMO NEL PROGRAMMA ELETTORALE
Nel programma elettorale di Fratelli d’Italia l’agricoltura è «uno dei pilastri della nostra Nazione. Occorre proteggerla e svilupparne le potenzialità, nel giusto equilibrio tra uomo e ambiente. Esempio di eccellenza, è un patrimonio inestimabile e costituisce il fulcro del marchio italiano e valore dell’economia reale. Proteggere la terra e chi la lavora restituendo impulso al settore e tutelando l’intera filiera agroalimentare». Tra i principali obiettivi figurano «l’efficientamento delle risorse idriche, predisponendo un “piano invasi” per combattere la siccità; la riqualificazione e il potenziamento delle reti idriche. Infine, ma molto importante, si promette «sostegno al settore florovivaistico, comparto agricolo d’eccellenza».
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