Caro bollette: l’appello di Assofloro per difendere il florovivaismo
Aumenti per l'energia fino al 1.212% in più rispetto allo scorso anno. È quanto emerge dall’indagine condotta dall’Associazione che sollecita le istituzioni ad approvare provvedimenti immediati
«A causa dei rincari incontrollabili, le aziende florovivaistiche italiane, rischiano di chiudere e di licenziare i propri dipendenti. Oggi le aziende sono al bivio, si chiedono se continuare a produrre rischiando il fallimento oppure fermarsi e sospendere la produzione». Con queste parole Nada Forbici, presidente di Assofloro, riassume la situazione in cui sono venute a trovarsi le aziende florovivaistiche italiane a causa degli aumenti insostenibili dell’energia.
LE SPECIFICITÀ DEL SETTORE
«La floricoltura in serra è tra le filiere produttive che più risentono dell’incremento dei costi energetici», prosegue Forbici. «Non è possibile rinviare la produzione, come accade in altri comparti: per crescere le piante hanno bisogno di un determinato tempo e, per le varietà legate a una stagione, il rischio è quello di saltare totalmente il ciclo produttivo annuale. I rincari energetici si aggiungono agli aumenti che hanno colpito nell’ultimo anno le materie prime necessarie a produrre, dalla vasetteria alla torba, e chiaramente vanno oltre la produzione in sé, riguardando anche la distribuzione e i trasporti. Per questo chiediamo alle istituzioni di intervenire nell’immediato, una soluzione deve essere trovata».
I NUMERI
Ecco nel dettaglio i dati riguardanti i rincari subiti dalle imprese del comparto florovivaistico, così come rilevati da Assofloro.
Per l’energia elettrica l’aumento medio riscontrato a Gennaio 2022 rispetto allo stesso mese 2021 è del 35%, mentre nel periodo Luglio 2021/2022 è del 97%.
Numeri altrettanto negativi per il gasolio: si è registrato un +45% nel periodo Gennaio 2021/2022 e un +80% nel periodo Marzo 2021/2022.
Per il metano è ancora peggio: +653% da Gennaio 2021 a Gennaio 2022, +694% nel periodo Giugno 2021/2022 e +1.212% a Luglio 2022 rispetto a Luglio 2021.
L’APPELLO DI ASSOFLORO
«I dati raccolti delineano un situazione gravissima. È necessario agire subito» spiega ancora Nada Forbici. «Un valido aiuto per il settore è stata la decontribuzione per i dipendenti e per i datori di lavoro nel periodo del lockdown, come la moratoria dei mutui. Questa soluzione potrebbe essere un immediato risparmio di liquidità per le imprese, in attesa dell’applicazione dei crediti di imposta e di poter tornare a investire anche in energia rinnovabile. Perché oggi è chiaro che la spesa folle delle bollette sta fungendo da detrattore agli investimenti».
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