CRISI ENERGETICA - In Germania crescono le preoccupazioni delle aziende ortofloricole
«La situazione è critica soprattutto per le coltivazioni in serra. Contromisure economiche efficaci non sono più rinviabili», l'appello dell'associazione Zentralverband Gartenbau ZVG e le soluzioni proposte
L'ortofloricoltura tedesca è stata colpita duramente dai rincari energetici: lo afferma un rapporto commissionato dal Ministero dell'agricoltura e dell'alimentazione all'Istituto federale di ricerca Thünen. Secondo la Zentralverband Gartenbau e.V. - ZVG (Associazione ortofloricola tedesca), gli aumenti danneggiano in particolare le colture protette, ma anche chi si occupa di commercio e di servizi specializzati. Dallo scorso autunno, dicono, le aziende hanno dovuto far fronte a massicci aumenti dei prezzi delle risorse operative; inoltre, con l'introduzione della tassa sulla CO2 (la cosiddetta carbon tax) nel 2021, i garden center hanno già affrontato notevoli costi aggiuntivi.
«La sensazione è che i politici abbiano perso di vista la piccola e media impresa», lamenta il presidente della ZVG Jürgen Mertz. «Sono proprio questi soggetti che hanno le spalle al muro, così come l'ortofloricoltura. L'aumento dei costi non può essere sufficientemente o addirittura completamente compensato sul mercato e porta a una riduzione del risultato operativo per molte aziende».
Le soluzioni proposte? Sospensione della carbon tax per tre anni e azzeramento della tassa sull'energia. La riduzione dell'IVA sul gas (dal 19% al 7%), decisa lo scorso agosto, è invece considerata ininfluente.
Francesca Trabella
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