350mila piante rubate nei vivai pistoiesi durante il 2019
La situazione è migliorata negli ultimi mesi, ma i vivai restano in stato di massima allerta
Il recente convegno dedicato al florovivaismo toscano, svoltosi a Pistoia nei giorni passati, è stata l’occasione per fare il punto sul fenomeno criminale che ha colpito diffusamente le aziende vivaistiche pistoiesi. Sono state circa 350mila le piante rubate nel 2019, da quelle in talea ad altre già grandi, per un danno economico stimato complessivamente in diversi milioni di Euro. Alcune aziende si sono viste sottrarre in una sola notte anche migliaia di esemplari: rimossi da terra, caricati sui camion e diretti verso mercati illeciti.
«Garantire la sicurezza nelle campagne, in grandi superfici, dove operano i vivai non è semplice», ha spiegato Sandro Orlandini, presidente Cia Toscana Centro. «Dobbiamo ringraziare il Prefetto per aver riunito intorno a un tavolo tutti i soggetti istituzionali, fra cui le associazioni di categoria e la Cia, e le forze dell’ordine pistoiesi per l’importante lavoro di repressione fatto fino ad oggi».
L’intensificazione dei controlli e gli arresti di alcune bande organizzate sembra avere sortito i primi effetti: già negli ultimi mesi dello scorso e anche nelle prime settimane del 2020 i furti sono diminuiti. Il problema tuttavia permane e le aziende vivaistiche pistoiesi restano in stato di massima allerta.
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