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Gli ulivi di Assisi e Spoleto ora sono patrimonio agricolo mondiale

 

È il primo sito italiano ad entrare nella lista della FAO. Ancora in fase di valutazione i vigneti di Soave

 

Lo scorso mese di aprile avevamo anticipato la candidatura degli ulivi di Assisi e Spoleto a Patrimonio agricolo di rilevanza mondiale. È notizia di questi giorni che la proposta è stata accolta, dunque la meravigliosa fascia olivata che anima le colline umbre è entrata ufficialmente nella lista FAO GIAHS.

Il riconoscimento ha premiato non solo l’innegabile bellezza del paesaggio, ma soprattutto la capacità espressa dalla comunità locale di combinare risorse naturali e necessità umane dando vita a mezzi di sostentamento ed ecosistemi mutualmente sostenibili.

Si tratta del primo luogo italiano riconosciuto come patrimonio agricolo mondiale rilevanza, in totale ad oggi sono 51 i siti nel mondo entrati a far parte della lista. Per il nostro Paese sono in fase di valutazione anche le colline vitate di Soave, ma è del tutto evidente che la straordinaria ricchezza e la varietà della nostra agricoltura può dare vita a numerose altre candidature.

Michele Mauri

Scrivere è il mio mestiere da trent’anni, ma ho ancora molto da imparare. Collaboro con diverse testate e ho pubblicato saggi, guide naturalistiche e un romanzo. Amo gli alberi e i giardini poco pettinati. Credo nel potere del verde come antidoto al brutto e non vorrei mai rinunciare alla gioia di correre a perdifiato in un bosco.

 

 >> La redazione de Il Floricultore <<

       

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