Clienti: dare del Lei o del Tu? Le regole del marketing
Qual è la forma più appropriata, il Lei o il Tu, per rivolgersi alla clientela nel punto vendita o sulla pubblicità? La testata specializzata «Taspo» lo ha chiesto al consulente di marketing Norbert Elgner.
In Germania – come del resto anche da noi – il “Lei” (Sie, tedesco) è la forma di cortesia con cui ci si rivolge a persone che non si conoscono, soprattutto se di una certa età: non tanto per tenere le distanze, quanto per esprimere rispetto. In molti casi il “Tu” (Du, tedesco) potrebbe suonare impertinente o addirittura offensivo, rimandando a una familiarità di fatto inesistente.
Il Lei, perciò, appare più adatto in messaggi pubblicitari rivolti a un target di clientela adulta. D’altro canto, il Tu suggerisce un tono disinvolto e amichevole e sta diventando sempre più popolare, soprattutto nelle fasce più giovani o in settori creativi.
Considerato che i maggiori acquirenti di fiori e piante appartengono, però, a una fascia di età tra i 40 e 55 anni e ancor più oltre i 60 anni, meglio propendere per il Lei, così da approcciare la clientela in modo più formale e senza correre il rischio di irritarla.
In ogni caso, aggiungiamo noi prendendo spunto dall’Accademia Italiana Galateo, vale la pena ricordare che: «L’accoglienza e la partecipazione si fanno con le azioni e non con i pronomi»!
Mariangela Molinari
[Tratto da IL FLORICULTORE, Gennaio-Febbraio 2020]
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