Fioristi, il profitto corre sul filo del telefono
Accanto al visual si rivela ancora importante l’audio branding (preferito dal 42% dei consumatori britannici)
Non è solo una bella vetrina a fare la differenza in un negozio di fiori. Come spiega la testata britannica The Florist, anche il modo in cui il cliente si sente rispondere al telefono ha il suo peso. Tanto più che sono ancora numerosi gli ordini effettuati in questo modo e se l’avventore percepisce fretta, impazienza o l’incapacità a soddisfare le sue esigenze, difficilmente tornerà o concluderà l’acquisto. Peggio ancora, poi, se addirittura non riceve risposta, nemmeno da una segreteria.
In un recente studio condotto da PHMG su mille consumatori britannici il 42% degli interpellati continua a preferirlo agli ordini online. Accanto al visual, perciò, si rivela importante l’audio branding: la voce che risponde al cliente (anche in automatico) e il brano musicale ascoltato nell’attesa. In quanto alla prima, pare che, ricerche alla mano, quella femminile sia la più adatta e scelta dal settore, meglio se con un tono caldo e accogliente e non giovanissima, in modo da dare l’idea di una maggiore esperienza e professionalità. Per il secondo, invece, è preferibile una musica rilassante e coerente con l’immagine generale dell’attività. (M.M.)
[Tratto da IL FLORICULTORE, Gennaio-Febbraio 2018]
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