Con la rigenerazione dell’ex Pirellino Milano scommette sul futuro dove la Botanica si intreccia con l’architettura

gp pirellino Milano 02 COIMA DSR SBA Pirelli 39 South View min

Rendering della nuova sistemazione: Pirelli 39 (a sinistra) e la nuova "Torre Botanica"

 

Così l’architetto Stefano Boeri presenta l’ultimo progetto per la rigenerazione dell’edificio di via Pirelli 39 nel quartiere di Porta Nuova. Ci sarà anche una "Torre Botanica" e uno spazio verde aperto a tutta la città con il nuovo “Ponte/Serra”

 

È stata assegnato a Diller Scofidio + Renfro (DS+R) e Stefano Boeri Architetti il concorso internazionale di architettura per l’edificio di Via Pirelli 39, il cosidetto “Pirellino”, l’ex grattacielo comunale dismesso nel 2015 e acquistato dopo un’asta record (193 mln di Euro) da COIMA SGR nel 2019. Al concorso – indetto il 25 novembre 2019 secondo linee guida condivise con il Comune di Milano – avevano preso parte ben 70 raggruppamenti a nome di 359 Studi di architettura e in rappresentanza di 15 Paesi.

Il progetto è stato presentato giovedì 27 Gennaio 2021 da Manfredi Catella (CEO COIMA SGR), Elizabeth Diller (DS+R) e Stefano Boeri (Stefano Boeri Architetti).

«Il nostro progetto riporta in vita un nobile edificio (l’ex Pirellino), propone una torre dove la Botanica si intreccia con l’architettura e inventa con il nuovo Ponte/Serra uno spazio verde aperto a tutta la città», ha dichiarato Boeri.

Pirelli 39 è collocato al centro dell’area Porta Nuova Gioia in una posizione strategica fra la stazione Centrale, a est, e scalo Farini, a ovest. La proposta DS+R e Stefano Boeri prevede un modello di utilizzo misto di spazi pubblici-residenziale-terziario attraverso il recupero della torre esistente, dell’edificio a ponte su viale Melchiorre Gioia e la realizzazione di una nuova torre.

 

gp pirellino Milano 01 COIMA DSR SBA Pirelli39 North View scaled min

Pirelli 39 è collocato in una posizione strategica fra la stazione Centrale e scalo Farini, e rappresenta il punto di accesso a Porta Nuova proveniendo da nord verso il centro città.

 

Recupero dell’edificio esistente (ex Pirellino): l’edificio sarà ripensato mantenendone la prevalente destinazione terziaria ma adeguandolo agli attuali standard di uso degli spazi uffici nel segno dell’innovazione e della sostenbilità, in linea con i parametri Next Generation EU; il progetto prevede il mantenimento del carattere dell’edificio originario, aggiornandolo nella dotazione impiantistica e nelle performance energetiche e adeguandolo strutturalmente al fine di consentirne parametri adeguati di efficienza, risolvendo i limiti attuali e consentendo di considerare il riuso dell’edificio esistente rispetto all’alternativa di una demolizione e ricostruzione integrale.

 

gp pirellino Milano 03 COIMA DSR SBA Pirelli 39 Greenhouse Bridge min

Il ponte-serra è concepito come un'estensione della vicina Biblioteca degli alberi

 

Edificio a ponte: percepito oggi come un “muro” di separazione su viale Melchiorre Gioia, il progetto lo ripensa svuotandolo e rendendolo leggero, pur mantenendone il segno architettonico di ponte a scavalco sulla strada e aggiornandolo nei conenuti come un nuovo “hub” a servizio della città, uno spazio aperto per eventi, mostre ed esposizioni, con aree incontri e wellness dedicato ad essere un laboratorio sull’impatto climatico e ambientale, ed estensione della Biblioteca degli Alberi. Punto centrale della trasformazione dell’edificio sarà la green house, una vera e propria serra della biodiversità dove vivere un’esperienza immersiva, educativa, interattiva e innovativa tra svariate specie vegetali.

 

gp pirellino Milano 04 COIMA DSR SBA Pirelli 39 Aerial Park min

La nuova "Torre botanica" ospiterà circa 13 mila piante, 420 alberi (in tutto otto essenze) e 4 mila arbusti

 

Torre residenziale: 700 mq di vegetazione, distribuita sui piani in modo che le fioriture cambino i colori dell’edificio al variare delle stagioni, assorbiranno 14 tonnellate di Co2 e produrranno 9 tonnellate di ossigeno l’anno, al pari di un bosco di 10 mila metri quadrati. Con 2.770 mq di pannelli fotovoltaici la torre sarà in grado di autoprodurre il 65% del proprio fabbisogno energetico. L’edificio prevede parti strutturali in legno che ne diminuiranno il carbon footprint, tra cui 1.800 metri cubi di legno dei pavimenti che consentiranno di risparmiare fino a 3.600 tonnellate di biossido di carbonio nelle fasi di costruzione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 


 

coronavirus speciale notizie Il Floricultore Agrital Editrice min 


 

promo abbo 202003 ok

       

florpagine banner rullo 202404

banner campagna abbonamenti 202012

IlFloricultore 20240910 min

Abbonarsi a IL FLORICULTORE conviene

Prossimi Appuntamenti

6 - 10

 EIMA

NOVEMBRE  BOLOGNA

15 - 16

 2° CONGRESSO

NAZIONALE DEL FIORE

NOVEMBRE  SANREMO (IM)

7 - 11

 CHRISTMASWORLD

FEBBRAIO  GERMANIA

19 - 21

 MYPLANT & GARDEN

FEBBRAIO  MILANO

banner speciale legge florovivaismo banner min

florpagine banner 2020 min