Sole, prevenzione dei tumori della pelle: in Olanda passa anche dai distributori gratuiti di crema
Alzi la mano chi in Italia applica la protezione per lavorare all'aperto, in campo o in vivaio. Nessuno? Molto male. Ma a cambiare si fa sempre in tempo
Per la prevenzione dei melanomi, le creme di protezione solare non dovrebbero essere appannaggio solo di chi va in spiaggia o al parco acquatico, ma di chiunque passi del tempo all'aperto e abbia centimetri di pelle scoperta (giardinieri, vivaisti & C. compresi!). Lo sanno bene nei Paesi Bassi, dove negli ultimi 10 anni i casi di questi tumori sono aumentati del 100% e oggi il 20% della popolazione ne sviluppa una qualche forma. La contromossa? Collocare in luoghi clou – per esempio parchi pubblici, aree di allenamento, spazi per concerti e viali cittadini – colonnine hi-tech per la distribuzione di sunscreen con fattore di protezione SFP 30.
Da tempo ci hanno pensato alcune aziende produttrici di solari (per esempio https://smeerkeeszonnebrandcreme.nl/) in collaborazione con molti Enti privati e pubblici come il Comune di Utrecht. La vera novità, però, arriva dall'ospedale VieCuri di Venlo-Venray, che ha deciso di convertire i dispenser di gel disinfettante, spuntati come funghi durante la pandemia e attualmente pensionati, in distributori di creme solari, destinandoli alle scuole primarie della regione nell'ambito di un progetto di educazione alla salute.
Secondo noi si tratta di iniziative lodevoli e degne di imitazione anche in Italia. Come piccolo contributo alla sensibilizzazione sulla questione, proponiamo sul nostro sito un articolo pubblicato su Il Floricultore di Maggio-Giugno 2019, nel quale spieghiamo i rischi e strategie di protezione relativamente agli operatori del settore floricolo. Buona lettura!
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