Coronavirus: i Florovivaisti Italiani sollecitano misure urgenti ai parlamentari Ue

L’intera filiera è a rischio, i danni stimati superano 1 miliardo di Euro
«Servono interventi urgenti per non far morire il florovivaismo italiano, uno dei settori più minacciati dall’emergenza sanitaria». A ribadirlo è l’Associazione Florovivaisti Italiani che ha inviato una lettera a tutti gli europarlamentari del nostro Paese per chiedere un impegno congiunto.
«Seconda in Europa solo all’Olanda, la filiera verde nazionale sta subendo perdite pesantissime: i danni provocati dalle misure restrittive che hanno portato alla chiusura dei mercati e alla sospensione di tutte le cerimonie civili e religiose sono stimati in 1 miliardo di Euro», spiega l'associazione.
Queste le misure straordinarie richieste:
– creazione di un fondo ad hoc;
– sostegno per la commercializzazione di piante e fiori all’interno dei canali distributivi ancora attivi sul fronte vendite;
– normative armonizzate per tutta la UE che permettano la regolarità dei trasporti;
– equiparazione dei prodotti del florovivaismo ai prodotti alimentari;
– aiuti specifici alla promozione e alla comunicazione per far ripartire il settore non appena ci saranno le condizioni adatte.
«Il florovivaismo italiano ha una valenza strategica e non va posto in secondo piano rispetto agli altri settori agricoli», scrive il presidente dell’Associazione, Aldo Alberto (foto nel riquadro), nella missiva. «Occorre la massima attenzione per consentire corridoi verdi per lo spostamento delle merci e creare le condizioni per la ripresa tempestiva del settore. Se si continuerà sulla strada dei blocchi alla commercializzazione anche tutto l’indotto potrà subire conseguenze con danni incalcolabili. Per questo motivo abbiamo chiesto ai parlamentari UE del nostro Paese di farsi portavoce in Europa delle richieste del settore che non è mai stato interessato da alcun aiuto comunitario».
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