Da Enea arriva la serra solare domestica che promette un taglio in bolletta del 10%
L'edificio della “Scuola delle Energie” con la nuova serra biodinamica realizzata dall'Enea
Una soluzione amica dell’ambiente che fa risparmiare energia, amplia lo spazio abitabile e permette di coltivare piante e ortaggi sul terrazzo di casa in ogni stagione
Ufficialmente si chiamano serre bioclimatiche. Si tratta di spazi in vetro o in materiale plastico trasparente che vengono integrati o addossati a un edificio e permettono di raccogliere e conservare la luce e il calore del sole. Difatti sono dette anche solari o captanti.
L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile-Enea ha progettato e realizzato una serra di questo genere dotata di un orto idroponico, che promette innumerevoli benefici di tipo ambientale e abitativo. L’idea è stata sviluppata all’interno della “Scuola delle Energie”, l’edificio su cui l’agenzia sta sperimentando le più moderne soluzioni di risparmio energetico.
«La serra bioclimatica che abbiamo installato è di tipo convettivo», spiega Carlo Alberto Campiotti, responsabile del Laboratorio Regioni Area Settentrionale dell’ENEA - Dipartimento Unità Efficienza Energetica. «Lo scambio d’aria con lo spazio abitabile avviene attraverso la finestratura che divide la serra posta sulla terrazza dall’ambiente interno e che d’inverno viene aperta per convogliare l’aria calda raccolta di giorno all’interno dell’abitazione. L’obiettivo è di arrivare a un taglio in bolletta di almeno il 10% per il riscaldamento domestico attraverso lo sfruttamento passivo della radiazione solare».
L’agenzia ha altresì chiarito che non ci si trova di fronte unicamente a una soluzione sostenibile di risparmio energetico. Grazie alla regolazione manuale delle aperture, la serra può trasformarsi in uno spazio abitabile dove rilassarsi e praticare agricoltura domestica. In questa fase sperimentale i ricercatori stanno coltivando piante di pomodoro, ma l’intento è quello di avviare un vero e proprio orto casalingo.
La serra è dotata di un sistema di monitoraggio microclimatico che serve a misurare temperatura, umidità e radiazione solare. Grazie alla traspirazione delle piante e all’immissione di vapore acqueo dalla massa fogliare, i progettisti ritengono che sarà possibile ottenere un ambiente raffrescato in modo naturale e favorire il passaggio di aria a temperatura più bassa, proveniente dalla serra, verso l’abitazione.
Il progetto di Enea prevede che le piante siano coltivate su un sistema idroponico multipiano dotato di ricircolo della soluzione nutritiva. Questo metodo senza suolo permette di ottimizzare sia i nutrienti sia il periodo di crescita e sviluppo delle piante.
Una volta messa a punto la serra bioclimatica potrebbe dunque diventare una efficace soluzione che si aggiunge ai tetti e alle pareti verdi per migliorare l’efficienza energetica e la sostenibilità delle abitazioni sotto il profilo sia ambientale che sociale.
SERRA BIOCLIMATICA, COSA DICE LA LEGGE
Una serra può definirsi bioclimatica quando soddisfa una serie di requisiti, spesso variabili da Comune a Comune. In genere:
– non deve essere riscaldata dal sistema di climatizzazione dell’edificio a cui si appoggia;
– deve essere orientata nell’arco tra sud-est e sud-ovest;
– la superficie vetrata o in materiale plastico trasparente deve raggiungere almeno il 70%;
– deve essere apribile per una superficie pari almeno a un terzo dell’involucro solare e dotata di schermature e/o dispositivi mobili o rimovibili in modo da ridurre almeno del 70% l’irradiazione solare massima durante il periodo estivo, così da evitare il surriscaldamento;
– il volume lordo della serra non può generalmente superare il 10% del volume riscaldato dell’edificio (variabile però fino al 20%);
– deve essere dotata di sistemi di ombreggiamento estivi e finestre apribili per consentire la ventilazione naturale;
– la destinazione funzionale non può essere quella di un luogo di vita e/o di lavoro stabile;
– deve garantire un guadagno energetico durante la stagione invernale di almeno il 20% rispetto alla soluzione priva di energia solare.
Se rispetta tutti questi requisiti, che in parte devono essere comprovati da un professionista, l’intervento può godere delle detrazioni fiscali del 50% previste per le ristrutturazioni edilizie, il cosiddetto Bonus casa (Art. 16 bis del DPR 917/86). Maggiori informazioni sono disponibili al sito https://detrazionifiscali.enea.it/. Alcune Regioni (Umbria, Lombardia, Lazio, Toscana, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Puglia) hanno riconosciute le serre bioclimatiche come valide strategie per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici e pertanto hanno definiti i parametri descrittivi e di calcolo.
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