Florovivaisti Bresciani:
cresce l’impegno nel 2019
Durante l'assemblea annuale i vertici dell'Associazione hanno presentato i risultati dello scorso anno e hanno suonato la carica per rafforzare la propria attività a favore del settore e della collettività
Si è svolta lunedì 11 marzo presso il Centro Pastorale Paolo VI di Brescia l’assemblea annuale dell’Associazione Florovivaisti Bresciani. I lavori sono cominciati con la relazione della presidente Nada Forbici e del consiglio direttivo per illustrare le attività svolte nel 2018. È stata ribadita con forza l’importanza di associarsi per dare forza e voce alle istanze del settore: ad oggi gli associati sono circa 160, ma AFB punta a coinvolgere molte altre delle 700 aziende florovivaistiche presenti nella provincia di Brescia.
Per quanto riguarda le attività in programma è stata presentata la nuova edizione di "Fiorinsieme" che quest’anno si svilupperà in più piazze nel centro storico di Brescia: Piazzetta Bell’Italia, Piazza Loggia, Piazza Vittoria, Piazza del Mercato.
Si è quindi parlato di Bonus Verde: anche se i dati ufficiali verranno resi noti dall’Agenzia delle Entrate solo a giugno in sede di dichiarazione dei redditi, la sensazione anticipata dall’Associazione è che lo strumento, rinnovato anche per il 2019, abbia funzionato sia favorendo maggiore lavoro per le aziende sia contrastando il lavoro nero. L'obiettivo ora è di portare la percentuale detraibile dal 36% al 50% e ottenere la riduzione dal 22% al 10% dell’aliquota Iva degli interventi agevolati, come avviene per le ristrutturazioni edilizie.
Si sono quindi avvicendati gli interventi del presidente Confagricoltura Brescia Giovanni Garbelli, dell’assessore del Comune di Brescia Miriam Cominelli e del vicedirettore di Coldiretti Brescia Mauro Belloli. Garbelli si è soffermato sull’importanza di rendere competitive le imprese all’estero, eliminando vincoli eccessivi come ad esempio alcune normative sull’impiego di prodotti fitosanitari. Bellori ha sottolineato il lavoro importante svolto insieme negli ultimi anni, ricordando però che resta ancora molto da fare soprattutto per la protezione del mercato dalle aziende straniere. Su questo fronte Coldiretti si è dichiarata in prima linea con la richiesta dell’etichettatura dell’origine dei prodotti. Miriam Cominelli, infine, si è soffermata sui problemi legati all’inquinamento atmosferico della città di Brescia, contestando la maglia nera assegnate alla città da Legambiente. In particolare ha illustrato l’impegno dell’amministrazione teso a contrastare lo smog anche grazie all’impiego del verde: nel 2018 sono stati piantati il doppio di alberi rispetto ai nuovi nati e ora si sta lavorando per scegliere fin dalla fase progettuale le specie più performanti su questo fronte.
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