Lezioni di giardinaggio planetario
Portarsi in tasca una manciata di semi da tirare laddove un campo incolto o abbandonato è assediato di brutture. O portarsi in macchina un sacco e fermare l’auto quando, spostandosi da una periferia all’altra, da una provinciale all’altra, si notano campi, scarpate, banchine assediate dai rifiuti, raccogliendoli. Lorenza Zambon (nella foto), l’attrice-giardiniera che “ibrida” la prosa, il paesaggio e il giardino, fa così. Si ribella con gesti semplici al brutto che avanza, alla trascuratezza dei luoghi, alla violenza perpetrata al verde e al bello.
In questo libro lo racconta, con passione, acume e intelligenza. Citando le tante cose che ha visto e le tante persone che ha incontrato, come il paesaggista francese Gilles Clément, il teorico del Terzo Paesaggio, quello che oppone la crescita biologica a quella economica, e di fatto fa l’Elogio del gerbido, cioè del verde lasciato libero e incolto.
Un racconto che è la teorizzazione di un giardinaggio globale, planetario, come resistenza, ultima e personale, a una deriva economicista che ha condotto lo sviluppo a mortificare la natura. Un giardinaggio che è militante e operativo, che arriva alla guerrilla gardening, certo, ma che comincia imparando il taleaggio, cui sono infatti dedicate le prime pagine.
[Tratto da Il Floricultore, n. 9, Settembre 2014]
LEZIONI DI GIARDINAGGIO PLANETARIO
di Lorenza Zambon
Ponte alle Grazie, Milano 2014
110 pagine, 10,00 €