LE ROSE ITALIANE
Una storia di passione
e bellezza dall’Ottocento ad oggi
di Andrew Hornung
Edizioni Pendragon,
Bologna 2015
www.pendragon.it
252 pagine, 22 €
Non c’è rosa... senza storia. Andrew Hornung, letterato inglese, classe 1944, trapiantato a lungo in Brianza, e grande appassionato di botanica in generale e di rose in particolare, ne ha scritta una dedicata a quelle italiane. Con la cura certosina che solo l’entusiasta sa profondere, l’autore si è messo a censire quante più varietà ha trovato, pescando in archivi, bollettini, cataloghi ma anche sentendo i diretti testimoni, floricoltori o ibridatori che fossero.
Il lavoro, portato in libreria da Pendragon, è commovente: 252 pagine di ricche di spunti, storie, dettagli e 68, centrali, realizzate solo con bellissime foto: esaltanti per le immagini che recano oppure per la storia che possono evocare. Una sezione, quella iconografica, nella quale agli scatti di bellissimi fiori si alternano splendidi bianco e nero di grandi coltivatori. Ecco allora Missimiliano Lodi, coi baffi a manubrio e la bombetta, Giovanni Borgatti nel mezzo del suo vivaio o Ludovico Cazzaniga in posa con la moglie. Volti e storie di una grade tradizione.
«Questo è un libro», ha infatti detto Charles Quest-Ritson, curatore dell’Enciclopedia delle rose della Royal Horticultural Society, «da cui i ricercatori del futuro potranno sempre attingere stimolanti idee, destinato, per l’ampiezza della sua portata e l’autorità delle sue conclusioni, a non conoscere rivali per molti anni a venire».