Danni da capitozzatura, si ricorre alla Corte dei Conti
L’esposto, il primo del genere in Italia, vuole agire come deterrente e al tempo stesso intende rappresentare uno strumento giuridico a cui appellarsi in casi simili
L’Associazione Florovivaisti Bresciani e la Società Italiana di Arboricoltura hanno presentato lo scorso settembre un esposto alla Corte dei Conti chiedendo l’avvio di indagini per danno erariale e danno ambientale a seguito del danneggiamento del patrimonio arboreo pubblico. Il fatto scatenante è stata la decisione del Comune di Bagnolo Mella, nel bresciano, di affidare operazioni di potatura a volontari. L’Amministrazione comunale in questione ha dichiarato pubblicamente di avere fatto ricorso a tale soluzione per risparmiare 55.000 Euro, tale era l’importo stimato per l’intervento da parte di un soggetto esperto del settore. Ben tre perizie agronomiche hanno però dimostrato come l’imperizia della manodopera abbia invece procurato danni al verde pubblico per circa 1.400 € ad esemplare, per un totale stimato di 240.000 €.
I ricorrenti hanno evidenziato che quella eseguita non può essere considerata un’operazione di gestione, ma di vera e propria capitozzatura, pratica esecrabile che provoca gravi ferite alla pianta e la rende più pericolosa nel lungo periodo.
La stima del danno ha tenuto conto degli innumerevoli servizi ecosistemici che ogni albero eroga alla collettività sotto il profilo ambientale: drenaggio, stabilizzazione del suolo, depurazione delle acque superficiali, assorbimento di polveri, riduzione della temperatura, assorbimento di CO2 e gas climalteranti, riduzione degli inquinanti chimici, valore ornamentale e paesaggistico, incremento di valore degli immobili circostanti, supporto per gli insetti impollinatori ecc.
L’esposto, il primo del genere in Italia, vuole agire come deterrente e al tempo stesso intende rappresentare uno strumento giuridico a cui appellarsi in casi simili. La scelta di percorrere la strada del danno ambientale risponde alla volontà di trasformare l’episodio concreto in un monito esemplare e diffondere la conoscenza del valore ecosistemico dell’albero e del verde pubblico.