Campania: chiusura dei cimiteri per il ponte di Ognissanti. I florovivaisti dicono no
Vincenzo Malafronte, presidente del Consorzio Produttori Florovivaisti Campani, che riunisce 250 aziende, gioca d’anticipo e mette in guardia dai rischi che correrebbe il settore se venisse impedito di portare fiori sulla tomba dei propri cari nei giorni dedicati al loro ricordo
Vincenzo Malafronte, presidente del Consorzio Produttori Florovivaisti Campani, che riunisce 250 aziende, gioca d’anticipo e mette in guardia dai rischi che correrebbe il settore se venisse impedito di portare fiori sulla tomba dei propri cari nei giorni dedicati al loro ricordo.
È già successo la scorsa primavera. Nei giorni del lockdown totale anche i campisanti hanno serrato le porte. Una decisione particolarmente sofferta, ma che quando la pandemia ci ha aggredito all’improvviso è parsa ai più inevitabile. Ora, di fronte alla recrudescenza del virus e alla risalita dei contagi, alcuni intravedono il rischio che si tornino a chiudere i cimiteri comunali proprio nei giorni del ponte di Ognissanti.
«In questi giorni»», spiega Vincenzo Malafronte, presidente del Consorzio Produttori Florovivaisti Campani, «molti colleghi ma anche tanti commercianti stanno contattando la nostra segreteria preoccupati per un’eventuale decisione dei sindaci della Campania di chiudere, proprio nei giorni dedicati alla commemorazione dei defunti, i cimiteri comunali. Una decisione che rappresenterebbe un ulteriore danno economico per tutta la nostra filiera, che già sta facendo i conti con il quasi azzeramento degli eventi, la contrazione del wedding e una generale diminuzione del volume d’affari».
Il settore florovivaistico, e in particolare quello dei fiori recisi, ha già dovuto affrontare mesi difficilissimi e ogni altro provvedimento restrittivo rischierebbe di minare la sopravvivenza di tantissime aziende e cooperative. «Siamo consapevoli che la curva del contagio è in ripresa», prosegue Malaforte, «però chiudere tutto può essere la soluzione più semplice, ma non certo la migliore.
Il presidente di CPFC si affida alla normativa: «Nell’ultimo DPCM del Presidente del Consiglio non è prevista nessuna misura restrittiva in tal senso. Con la collaborazione di tutte le parti in causa si potranno tenere aperti i cimiteri comunali per Ognissanti, certo con accessi regolati, orari prolungati ed evitando gli assembramenti». E conclude lanciando un appello: «Portare fiori sulla tomba del proprio caro significa, soprattutto, tendere la mano a chi non c’è più, un gesto che assume un valore ancora maggiore alla luce di ciò che sta avvenendo. Ma rappresenterebbe anche un modo di tendere la mano verso noi produttori e commercianti e di offrirci una piccola speranza per guardare al futuro».
Michele Mauri
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