Maltempo, nuove stragi di alberi,
ma è sempre questione di manutenzione
Francesco Mati, presidente sezione prodotto florovivaistico di Confagricoltura Toscana, lancia un nuovo appello: «Occorre tornare a investire sulla cura e la prevenzione del verde pubblico»
A ogni ondata di maltempo che investe la nostra penisola assistiamo inermi alla caduta di numerosi alberi che si schiantano al suolo minacciando l’incolumità delle persone e impoverendo il patrimonio verde delle nostre città. È accaduto di recente a Milano Marittima e nel territorio pesciatino, in provincia di Pistoia, ma presto potrebbe capitare da altre parti.
«Ma siamo sicuri che sia il maltempo la causa di queste stragi», domanda Francesco Mati (nella foto), presidente sezione prodotto florovivaistico di Confagricoltura Toscana, «O non è piuttosto la mancanza di cura, di manutenzione e di attenzione nei confronti delle alberature che stanno lungo le nostre strade o lungo i viali della nostra città?».
Il tema della manutenzione del verde pubblico s’impone con forza di fronte ai nuovi danni seguiti al maltempo. «Sono anni», prosegue Mati, «che i nostri amministratori si sono convinti che investire nel verde sia uno spreco di risorse pubbliche. Io, al contrario, ho la certezza che sia la migliore risposta per chi vuole evitare di affrontare continue emergenze e danni ambientali ed economici».
L’intero settore florovivaistico è convinto di questo, ma finora gli inviti rivolti alle amministrazioni pubbliche affinché investano più risorse nella della cura del verde sono rimasti perlopiù inascoltati.
«Sarebbe utile», aggiunge il presidente sezione prodotto florovivaistico di Confagricoltura Toscana «rapportare gli investimenti nel verde fino a 30 anni fa a quelli di oggi».
Sono in molti tra gli addetti ai lavori a sostenere che i soldi non spesi nelle necessarie attività di prevenzione e manutenzione alla fine non si traducono in risparmi, bensì in costi aggiuntivi per la riparazione dei danni subìti. Senza dimenticare che investire nel verde pubblico non significa solo risparmiare sui costi delle emergenze, ma anche incrementare la crescita e l’occupazione diretta e indiretta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ARTICOLI CORRELATI
Alberi che crollano come stuzzicadenti: stop gare massimo ribasso
È l’appello di Francesco Mati, presidente sezione prodotto florovivaistico Confagricoltura Toscana, dopo l’ennesima strage causata dal vento. La buona o la cattiva manutenzione fanno la differenza
Il massacro, anche mediatico, degli alberi trasformati da vittime a colpevoli
Appalti migliori per una maggiore qualità del verde urbano. Il 9 maggio a Milano convegno Ministero dell’Ambiente, Assofloro Lombardia e Myplant&Garden
No al massimo ribasso, sì alla professionalità delle imprese. Iscrizioni aperte, evento con crediti formativi