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Stefano Mancuso (primo da sinistra) e il collettivo musicale dei Deproducers sull’isola di Spitsbergenin, nell’arcipelago artico delle Svalbard

 

Un caveau visionario per salvarci

dalla perdita di biodiversità

 

Il collettivo musicale dei Deproducers, coadiuvato da Stefano Mancuso e Aboca, rende omaggio al Svalbard Global Seed Vault, la cassaforte della vita vegetale sulla Terra 

 

Svalbard Global Seed Vault è un deposito sotterraneo creato nel 2008, protetto da due camere stagne, poste alla fine di un tunnel scavato a 160 metri di profondità nei pressi della cittadina di Longyearbyen, uno degli insediamenti più a nord del mondo sull’isola di Spitsbergenin, nell’arcipelago artico delle Svalbard, a circa mille chilometri a nord della Norvegia. La struttura può ospitare fino a 4,5 milioni varietà ed è gestita insieme al governo di Oslo.

I campioni giunti da quasi ogni Nazione del pianeta – lì si trovano l’uno accanto all’altro semi della Corea del Nord e della Corea del Sud, ma anche di molti Paesi africani, sudamericani e via discorrendo – sono custoditi a una temperatura di -18 °C. Se anche la corrente dovesse di colpo mancare per qualsiasi ragione, il deposito manterrebbe la sua temperatura per i prossimi duecento anni. In questo caveau visionario sono conservati i semi di 870.000 varietà vegetali provenienti da ogni parte della Terra. Obiettivo: preservare la biodiversità agricola e salvaguardare la civiltà dall’estinzione della nostra più importante risorsa naturale, il cibo.

 

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L'ingresso del Svalbard Global Seed Vault dove sono custoditi i semi provenienti da ogni angolo del mondo a una temperatura di -18 °C

 

Ci sono numerose banche dei semi sparse nel mondo, ma il GSV può considerarsi la cassaforte di tutte le altre, utilizzabile nel caso in cui la riserva genetica vegetale di un Paese venisse a mancare. Come è avvenuto nel 2016 quando la Siria ha fatto la prima richiesta di prelievo di alcuni semi per poter ripristinare le riserve distrutte durante la guerra civile.

Il collettivo musicale dei Deproducers, formato da Vittorio Cosma (ex PFM e collaboratore da sempre di Elio e le Storie Tese), Riccardo Sinigallia (musicista, autore e produttore in passato, tra gli altri, del cantautore Niccolò Fabi e dei Tiromancino), Gianni Maroccolo (musicista e membro fondatore dei Litfiba) e Max Casacci (chitarrista, produttore e fondatore dei Subsonica), coadiuvato dal neurologo vegetale Stefano Mancuso e Aboca, rende omaggio all’Arca di Noè della biodiversità con una performance che è oggi anche un video musicale:

 

 

«Siamo venuti in prossimità del Polo Nord», spiegano i Deproducers, «per guardare da vicino ciò di cui abbiamo parlato per mesi, quando con Stefano Mancuso e Aboca eravamo impegnati nella realizzazione del progetto Botanica, il cui album è stato prodotto e pubblicato da Ala Bianca e distribuito da Warner. Siamo convinti che uno dei compiti dell’arte sia quello di accendere un riflettore su azioni positive. Il Global Seed Vault è infatti un luogo sconosciuto ai più, ma fondamentale per la sopravvivenza della vita sul pianeta».  

 

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