Benzina: il caro-gasolio manda “in rosso” le imprese agricole
Nel 2011 spesi 2 miliardi di Euro in più. È l'allarme lanciato dalla CIA che sostiene ormai si tratti di una situazione insostenibile. E i danni non sono gravi solo per le serre, ma anche per tutte le altre aziende, sempre più in difficoltà davanti ai nuovi record dei prodotti petroliferi. [Foto: European Community, 2011].
21 Novembre 2011 - Il caro-gasolio sta mettendo in grave crisi le imprese agricole, mandando “in rosso” i bilanci. I continui rincari del carburante, che ha toccato oggi un nuovo record (quello agricolo ha superato abbondantemente un Euro a litro), hanno effetti devastanti nel settore. E sono le serre che in questi mesi hanno subìto i danni più pesanti. Ma anche per le altre aziende è emergenza piena. Secondo le prime stime, nel 2011 l’intero mondo agricolo è stato costretto a sostenere un costo aggiuntivo di oltre 2 miliardi di Euro, determinato proprio dai rialzi dei prodotti petroliferi. Di fronte ad un’escalation del genere – segnala CIA (Confederazione italiana agricoltori) - c’è il fondato pericolo che molte imprese possano uscire dal mercato. A rendere più difficile la situazione per l’agricoltura c’è l’abolizione, avvenuta nel novembre del 2009, delle agevolazioni (l’accisa zero) sull’acquisto di gasolio per le serre. Soprattutto da parte delle serre, quest’anno anche a causa del maltempo e di una stagione invernale molto fredda, è cresciuto il ricorso al riscaldamento delle strutture e ciò ha fatto registrare un incremento di consumi di carburanti, con il relativo aggravio per la gestione aziendale. Non solo. Il periodo delle grandi raccolte, con l’inevitabile utilizzo massiccio di macchinari, ha provocato problemi di carattere economico per le imprese agricole, che già fanno i conti con costi produttivi pesanti e con prezzi non certo remunerativi. Per questa ragione, la Cia ribadisce l’esigenza della reintroduzione del “bonus gasolio” per le serre e della sua estensione a tutte le aziende agricole, in considerazione dei gravosi oneri che sono costrette a sostenere. |