Xylella, presentati ad Ajaccio gli ultimi
risultati della ricerca scientifica
La seconda conferenza europea sul patogeno ha offerto ai partecipanti l’occasione di conoscere i risultati più recenti su rilevamento e sorveglianza e di cercare nuove forme di collaborazione
Un metodo per individuare i siti favorevoli per lo sviluppo del batterio e del vettore basandosi sulle variabili climatiche, nuovi sistemi di rilevazione da applicare sia nelle zone delimitate sia in quelle indenni e in condizioni urbane, forestali e agricole. Sono alcuni dei risultati presentati il 29 e 30 ottobre 2019 ad Ajaccio, in Corsica, durante la seconda Conferenza europea su Xylella fastidiosa organizzata dai Consorzi di ricerca internazionali POnTE e XF-ACTORS e dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare EFSA.
Ricercatori provenienti da tutto il mondo, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria si sono incontrati per fare il punto sulla lotta ai nuovi patogeni vegetali, primo fra tutti la Xylella fastidiosa. Il parassita rilevato per la prima volta nel 2013 ha danneggiato gravemente circa 6,5 milioni di olivi in Puglia e oggi è considerato il più pericoloso per l’impatto potenziale in termini economici, sociali e ambientali.
Seppure i risultati riguardanti lo studio della resistenza in olivo – allo stato attuale la specie più danneggiata dal batterio – siano stati giudicati incoraggianti, restano evidenti le difficoltà nella ricerca di soluzioni in grado di attenuare i sintomi in condizioni di alta pressione di inoculo.
I produttori, molti dei quali rappresentati in conferenza da Anve, l’Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori, guardano con interesse al VSPP - Voluntary System Preventing Pests, la certificazione volontaria Xylella free per il materiale di moltiplicazione che potrà dare certezze sulla qualità fitosanitaria delle piante.
Tra i tanti suggerimenti avanzati dal settore vivaistico figurano la richiesta di estendere la valutazione della suscettibilità anche alle innumerevoli piante ospiti ornamentali e fruttifere, l’individuazione di sistemi capaci di rilevare il batterio anche con bassi livelli di presenza e sulle piante asintomatiche, lo sviluppo di sistemi di rilevazione immediata da utilizzare nei siti frontalieri dell’Unione per piante provenienti da Paesi terzi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ARTICOLI CORRELATI |
Xylella, aggiornato elenco per il passaporto europeo
Lo scorso 11 Aprile 2019, la Commissione Europea ha ampliato la lista delle piante ospiti del batterio killer inserendo, tra le altre, Coprosma repens e Elaeagnus angustifolia
Xylella, Centinaio: «I furbetti devono essere puniti»
Il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo esorta il Parlamento ad accelerare l’approvazione del decreto legge sulle emergenze
Rinvenuta Xylella a Porto Santo Stefano in Toscana, le associazioni italiane accusano l’Europa
Coldiretti, Cia e Confagricoltura difendono l’operato del Servizio Fitosanitario regionale. Forti dubbi invece sui controlli all’interno del continente
– Xylella, CNR: ora la si può combattere col telerilevamento aereo
– Xylella, AIPH striglia il governatore Emiliano
– Xylella, nessun boom di casi in Puglia
– Xylella: approvate a Bruxelles le nuove misure per la gestione delle aree colpite
– UE: Xylella e specie esotiche invasive, ultimi aggiornamenti
– Xylella: Cnr, scoperta un’altra cultivar di olivo resistente
– Xylella, la Liguria ha stanziato 110 mila Euro per la prevenzione
– L’Olanda posticipa il passaporto “Xylella free”
– #Xylella, lunedì pomeriggio il ministro Martina a Lecce
– #Xylella, l’appello dei vivaisti pugliesi al governatore Emiliano
– Xylella, Martina chiede sostegno UE per vivaisti e agricoltori danneggiati
– PUGLIA - Emergenza Xylella, la Regione fa il punto con organizzazioni agricole e vivai
– Dal MiPAAf una task force per salvare gli ulivi del Salento