Sempre più piante e fiori dentro gli hotel
Nuove soluzioni architettoniche per aiutare gli ospiti a vincere lo stress e ritrovare un equilibrio con la natura
L’architetto cinese Ma Yansong, che ha progettato strutture ricettive ispirate alla natura, come il Conrad Hotel a Pechino e lo Sheraton Huzhou Resort a Hot Spring, sempre in Cina, è un convinto assertore di una teoria che si sta sempre più diffondendo: piante e fiori possono migliorare l’esperienza dei clienti. «La gente ha bisogno di sentirsi in contatto con la natura», ha spiegato, «e portare la natura nei nostri progetti può contribuire a colmare questo proposito».
Le esperienze in tal senso si stanno diffondendo. Un curioso articolo del “New York Times” ne cita alcune tra le più stravaganti.
A Ellerman House, a Città del Capo, in Sud Africa, è stata realizzata una galleria dedicata al vino che si affaccia su un ampio giardino verticale con piante autoctone, un laghetto e una paesaggistica passerella.
A Miami Beach, l’1 Hotel & Homes South Beach è stato progettato per riflettere il mondo naturale: sulle pareti esterne sono ospitate 11.000 varietà vegetali tropicali locali.
Il Los Suenos Marriott Ocean & Golf Resort in Costa Rica, ha arricchito il proprio ingresso con piante autoctone e fiori a tal punto che l’ospite, entrando, ha la sensazione di attraversare una lussureggiante foresta pluviale.
Anche il corridoio d’ingresso del Big Cedar Lodge, nella catena montuosa Ozark, in Missouri, è disseminato di alberi, sassi di fiume e muschio che evocano un’area wilderness.