Nessuna tracciabilità per i carrelli danesi CC

 

cctrolley

Nella certezza che possa essere di interesse per tutti i lettori, pubblichiamo la lettera che ci è giunta in Redazione dalla Container Centralen Italia s.rl. e indirizzata ai propri clienti circa le ultime precisazioni in risposta ad alcuni dati diffusi recentemente a mezzo stampa

 

Gentili clienti,

Ancora una volta CC intende fare alcune precisazioni in risposta ad un articolo giornalistico (pubblicato lo scorso mese di febbraio 2011 su una rivista di settore - NdR) che crea infondate polemiche e ulteriore confusione in merito all’introduzione dell’etichettatura RFID.

Il primo punto da chiarire riguarda proprio la tecnologia RFID il cui funzionamento e caratteristiche sono stati più volte mal interpretati allo scopo di confondere il mercato. Queste voci devono essere messe a tacere definitivamente.

RFID è un sistema di identificazione basato sulle onde radio: Radio Frequency Identification, vale a dire identificazione a radio frequenza. L’etichetta RFID, inserita nei nuovi lucchetti CC,  trasmette dei segnali radio che possono essere letti da tutta una serie di decodificatori o lettori. In questo modo, chi è in possesso del lettore può immediatamente verificare l’autenticità del materiale che va a scambiare con gli altri operatori del sistema CC. I lucchetti sono tag passivi, per cui non hanno batteria, vengono attivati dal lettore. I tag passivi hanno un campo di lettura più breve e vengono normalmente usati per la sola lettura (read-only), non comporta alcun tipo di tracciabilità e non è assolutamente rilevabile da alcun satellite. Negli ultimi anni il circuito CC è stato invaso da copie di bassa qualità e da carrelli entrati illegalmente, ovvero carrelli per i quali non viene pagata alcuna manutenzione. L’introduzione di una nuova lucchettatura ha sempre comportato l’intensificazione del circuito parallelo già esistente. Tuttavia, sebbene le attività in campo florovivaistico siano ancora abbastanza rallentate dalla stagione invernale, sono sufficienti per fare le prime esperienze con i nuovi CC Containers dotati di lucchetti RFID. Finora la risposta del mercato è stata generalmente positiva.

Negli ultimi mesi sono stati regolarizzati più di 200.000 carrelli e sono ormai in circolazione più di 3 milioni di CC Containers con RFID.

Da questi risultati si evince che non solo alcune delle più grandi organizzazioni del settore, tra le quali FloraHolland, Gasa Group, Landgard, VGB, hanno aderito al sistema CC, bensì gran parte del mercato europeo nel suo complesso.

In generale il mercato florovivaistico ha chiaramente prestato attenzione alla campagna “Operation Chip It”, ed ha provveduto in tempo ad etichettare i carrelli e ora segue le nuove procedure. A tal fine è stata di vitale importanza la continua ed intensa campagna informativa promossa dalla CC da più di un anno a questa parte. Infatti uno dei maggiori impegni per CC è il contatto diretto ed il dialogo con i clienti  fondamentale per la costruzione di una reale condivisione di interessi.

 

Marco Sforzini

Container Centralen Italia s.r.l.  

 

Sarzana, 02 marzo 2011

       

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