Curare il verde: l’importanza della formazione
Il 21 aprile 2018 a Bergamo un convegno per conoscere meglio la filiera del florovivaismo e la prima tavola rotonda tra centri di formazione specializzati in arboricoltura
L’ultimo caso è di pochi giorni fa: il taglio di un viale di tigli a Pomponesco (MN) ha scatenato critiche e proteste sui social. Il sindaco si è difeso parlando di un’operazione necessaria per la sicurezza dei cittadini. Motivazione che però non ha convinto tutti. Anche il georgofilo Francesco Ferrini, ordinario di Arboricoltura e Coltivazioni Arboree all’Università di Firenze, si è scagliato contro l’intervento definendolo «un vero e proprio scempio ambientale».
Nonostante i continui richiami e le denunce, interventi di potatura eseguiti senza alcuna perizia seguitano a procurare danni, spesso irreparabili, al patrimonio arboreo nazionale. Eppure da anni la filiera del verde, affiancata da studiosi e appassionati, è impegnata a diffondere la conoscenza dei tanti benefici apportati dalle alberature nei centri urbani e a contrastare la pratica dei tagli scellerati.
Nuovo sostegno a questa battaglia sacrosanta giunge dall’accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni il 22 febbraio scorso che ha definito lo standard professionale e formativo del manutentore del verde, cioè di colui che allestisce e cura aree verdi, aiuole, parchi, alberature e giardini pubblici e privati.
Il 21 aprile presso il Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo, Assofloro Lombardia, Società Italiana di Arboricoltura e Distretto florovivaistico PlantaRegina propongono un convegno dal titolo evocativo: “La formazione che fa la differenza. Il sistema albero: dalla produzione vivaistica alla cura dei grandi alberi. Prima tavola rotonda tra centri di formazione specializzati in arboricoltura”. Il Floricultore è media partner.
«L’approvazione dell’idoneità professionale del costruttore e manutentore del verde e i requisiti necessari per l’avvio della professione», spiega Assofloro, «sanciscono una nuova dignità per un lavoro che in molti considerano da sempre un hobby e dove il lavoro sommerso è una reale calamità per le aziende in regola. Il verde è materiale vivente, soggetto a leggi biologiche che comportano la salvaguardia di tutta una serie di equilibri. Tenuto conto delle forti evoluzioni, dal punto di vista delle conoscenze, delle norme, delle emergenze fitosanitarie, delle evoluzioni delle tecniche e delle attrezzature, è necessario cominciare a parlare di formazione permanente anche per questo settore. E occorre anche avviare strategie comuni tra committenti pubblici e privati, tecnici progettisti, direttori lavori, produttori florovivaisti, imprese appaltatrici del verde e manutentori per riuscire a cambiare cose che sembrano impossibili da cambiare».
Iscrizione gratuita, con obbligo di registrazione entro il 18 Aprile attraverso questo link: http://bit.ly/2GpAJMQ
PROGRAMMA DEI LAVORI
Saluti istituzionali
Assessore all’Ambiente, politiche energetiche e verde pubblico del Comune di Bergamo, Leyla Ciagà
9:00-10:45
PRIMA SESSIONE. La filiera del verde e la professionalità
Il riconoscimento dell’attività di costruttore e manutentore del verde. Requisiti e percorso formativo. Dove siamo arrivati e gli obiettivi futuri
Nada Forbici, presidente Assofloro Lombardia
La produzione vivaistica italiana. Le richieste alla filiera del verde
Paolo Arienti, presidente Distretto Vivaistico PlantaRegina
Associazione Arboricoltori. Perché, a chi è rivolta, gli obiettivi
Andrea Trentini, presidente AA
Sviluppo delle abilità di relazione e di comunicazione in ambito professionale
Claudio Allievi, formatore
Coffee break (10:45 – 11:05)
11:05-13:00
SECONDA SESSIONE. Tavola rotonda
Il sistema albero: dalla produzione vivaistica alla cura dei grandi alberi. Confronto sulla formazione in arboricoltura in Italia, esigenze, obiettivi e prospettive
Moderatore: Andrea Pellegatta, Vice Presidente Società Italiana di Arboricoltura
Chiusura lavori ore 13:00
Scarica qui programma completo e info utili dell'incontro: