Particolare della foglia di Drosera capensis, una delle più comuni piante carnivore. La punta ripiegata nasconde la preda.
Dallo studio delle piante carnivore nuovi materiali per la robotica leggera
Si chiama biomimetica, è una branca della tecnologia ispirata dalla natura. Soluzioni innovative “copiate” da un fenomeno biologico, come il caso dei metamateriali creati da ricercatori dell’Università degli Studi di Milano
Già Darwin aveva osservato che le foglie della pianta carnivora Drosera capensis si ripiegano lentamente intorno agli insetti intrappolati sulla loro superficie appiccicosa per garantirne la digestione. Ora un team di studiosi dell’Università degli Studi di Milano ha analizzato il meccanismo di chiusura, scoprendo che è già codificata nell’architettura cellulare delle foglie stesse. Grazie a ciò, esse sono in grado di convertire un segnale biochimico in una risposta meccanica.
Combinando studi di biofisica, accurate analisi e simulazioni al computer, i ricercatori sono riusciti anche a creare un metamateriale che racchiude tutte le proprietà biologiche osservati nella pianta. Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista dell’Accademia Nazionale delle Scienze americana (Pnas) e selezionato per la copertina.
«È stata una sfida incredibile», ha commentato Caterina La Porta, professoressa di Patologia Generale al Dipartimento di scienze e politiche ambientali dell’Università degli Studi di Milano e ideatrice e coordinatrice della ricerca, «che mi ha aiutato a capire meglio come la natura combina proprietà meccaniche e biochimica per raggiungere i suoi obiettivi».
I nuovi metamateriali, cioè materiali artificiali dotati di proprietà in genere non presenti in natura, aprono territori inesplorati. «Per esempio», spiega Stefano Zapperi, professore di Fisica Teorica al Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Milano e secondo coordinatore dello studio, «potrebbero venire utilizzati come componenti nella cosiddetta “soft robotics"».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LEGGI ANCHE
Alberi: luci artificiali nemiche della buona notte
Case più sicure con le piante detective