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Un esemplare di Saxifraga sempervivum del giardino botanico dell'Università di Cambridge sulle cui foglie è stato rinvenuto un minerale raro a base di carbonato di calcio in grado di rafforzare la parete delle cellule vegetali. Foto: Paul Aston

 

Un raro e utilissimo minerale

scoperto in una pianta alpina

 

La vaterite delle sassifraghe potrebbe avere utili applicazioni in campo medico e industriale. Ma produrla in modo sintetico è complicato

 

Alcuni ricercatori dell'Università di Cambridge hanno scoperto che sulle foglie di certe piante alpine presenti nel giardino botanico dell’Università si forma un minerale raro a base di carbonato di calcio, la vaterite. I risultati della ricerca sono stati pubblicati dalla rivista «Flora».

In natura – hanno spiegato gli studiosi – la vaterite è molto rara, piccole quantità erano state finora trovate in alcuni crostacei di mare e d’acqua dolce, nelle uova di uccelli, nelle orecchie interne di salmoni e in meteoriti e rocce. È la prima volta che questo minerale (una forma polimorfa di carbonato di calcio) viene rinvenuto in simili quantità e in associazione alle piante. Sembra che molte specie appartenenti alla famiglia delle Sassifragacee producano vaterite insieme alla calcite, ma ce n’è almeno una, Saxifraga sempervivum, che produce vaterite pura. La sua presenza sulla crosta protettiva che riveste le foglie rafforzerebbe la parete delle cellule vegetali.

La scoperta assume particolare rilievo per le innumerevoli applicazioni di questo minerale. Secondo gli autori potrebbe essere impiegato nella somministrazione dei farmaci favorendone il trasporto e il rilascio in modo mirato. Raymond Wightman, del Sainsbury Laboratory dell’Università di Cambridge, spiega «che ad esempio le nanoparticelle di vaterite caricate con terapie antitumorali sembrano scaricare il farmaco lentamente solo nei siti del cancro e quindi limitare gli effetti collaterali negativi».

La vaterite potrebbe essere inoltre impiegata nei cementi utilizzati dalla chirurgia ortopedica, nelle fibre ottiche e  per migliorare la qualità delle carte nella stampa a getto d’inchiostro. I biochimici stanno già lavorando per produrre sinteticamente il minerale, ma l’operazione non è semplice a causa dell’elevata instabilità che porta la vaterite in ambienti umidi a trasformarsi in una forma più comune di carbonato di calcio, la calcite. Nel frattempo i ricercatori segnalano che alcune specie di queste piccole ma stupefacenti piante alpine potrebbero estinguersi a causa dei cambiamenti climatici.

       

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