FIORI D'ANGELO, magia di una tradizione
Il Philadelphus coronarius è protagonista di una ritualità che ancora resiste nel Mezzogiorno d’Italia. Un esempio di come i fiori si leghino profondamento al bisogno di soprannaturale dell’uomo. Le corrispondenze con la “flower therapy” dei guru australiani Virtues e Reeves
Michele Alfano Di Ruocco ha portato al Mercato dei fiori il Philadelphus coronarius! È un sognatore proprio come lo sono io! Lo compro e lui ride. Ride del mio entusiasmo, del mio battito di mani nel pieno della notte, per la gioia di vedere piante così antiche. Solo una matta come me avrà il coraggio di disporre in pieno centro di Salerno, tra il traffico e il trambusto del tribunale, scuole, uffici, un poetico Philadelphus!
Ma è un dovere sociale! È maggio, il mese che si esprime tutto nella fioritura e nel profumo di questo splendido cespuglio. Chiunque lo possiede, in giardino o in campagna, lo venera.
È vero, fiorisce una sola volta l’anno, i fiori non durano che pochi giorni, ma non ha importanza, bastano per conservare un ricordo di assoluta beatitudine.
QUEI PETALI NELLA BACINELLA
Si sono perse le tracce della sua origine, forse anche per il suo adattamento a latitudini diverse. Lo troviamo, infatti, sparso un po’ ovunque in Europa, nel Nord Africa e in Oriente. Forse è proprio l’Oriente la sua terra natale, dove i fiori vengono usati per aromatizzare il tè. In Turchia, invece, usavano i suoi rami, internamente vuoti e midollosi, per farne pipe e zufoli.
In Itala c’è un’altra storia, una storia magica! Ed è questa storia che voglio regalare a chiunque si fermerà innanzi al Philadelphus. Nel Sud Italia, ai piedi del Vesuvio, la gente venera il Philadelphus. Qui, come nel resto della Penisola, viene chiamato Fiori d’Angelo. Mio padre, da bambina, mi regalò, in mancanza di mia nonna, i gesti di sua madre. Le donne dell’Agro-Nocerino-Sarnese mettevano infatti in casa bacinelle piene d’acqua con i petali di Philadelphus. La credenza era, ed è, che così facendo di notte gli Angeli vengano a visitare le nostre case. La mattina, l’acqua sarà filtrata e tutti i componenti della famiglia si laveranno con l’acqua profumata. Una sorta di benedizione, sia della casa e sia delle persone.
Nessun prodotto dell’industria profumiera riuscirà mai a regalare alla pelle tale freschezza, profumo soave e benessere. Con gli angeli non c’è partita!
Se in Italia crediamo fermamente agli angeli, nei paesi anglosassoni non solo si crede agli angeli ma anche alle fatine! All’inizio credevo fosse uno scherzo, ma la mia amica Dominique, australiana, mi ha assicurato che molte sue conoscenti sono convinte dell’esistenza di Trilly e di tutte le sue amiche!
MOLTO SOPRANNATURALE, NELLA TERAPIA DEI FIORI
A questo punto ho letto, contro ogni razionalità, il libro “I Fiori degli Angeli” scritto da due australiani Doreen Virtue e Robert Reeves. Lei psicologa e lui naturopata, con la “flower therapy” hanno fatto un vero business. Gestiscono una clinica di successo in Australia. Una clinica dove si insegnano tecniche di purificazione attraverso la flower therapy. Questa terapia consiste nel lavorare a stretto contatto con la natura, e pertanto anche con gli angeli e con le fate. «Le fate», scrivono, «sono le migliori alleate, dal momento che possono aiutarci a esaudire i desideri che abbiamo nel cuore. Quando si lavora con i fiori, si accede automaticamente all’energia delle fate. Dal momento che i fiori ospitano questi esseri …gli angeli sono disposti ad aiutarti ogni volta che sei alla ricerca di qualcosa; pertanto rendili partecipi del tuo lavoro con i fiori…». Gran parte del libro è pieno di questi messaggi, poi segue una lista di fiori con tanto di scheda: nome botanico; proprietà energetiche; angeli e fate corrispondenti; chakra; descrizione di guarigione; messaggio veicolato. Se questo può aiutare qualche persona con dei disagi e incrementare maggior acquisti di fiori e piante, ben venga. Per quel che mi riguarda mia nonna è morta molto giovane, amava i fiori, faceva flower therapy gratis, e con lei tutta la famiglia e la vita non le ha risparmiato niente, compreso il cancro.
LE PIANTE FRA I SEGRETI DEL BUON VIVERE
Se c’è una verità nel vivere tra i fiori è sicuramente una forma di serenità interiore che è arrivata fino a me, ma non penso sia solo una questione di fiori, la cultura paesana dell’Italia meridionale o di tante piccole città di provincia italiane, come farsi visita l’un l’altro, chiacchierare per strada, cucinare e scambiarsi ricette, vivere con varie generazioni vicine di casa, la presenza dei nonni, andare in chiesa, è sicuramente la chiave di un effetto unificante e rasserenante.
La mia storia è piaciuta, il cliente ha acquistato la bellissima pianta di Fiori d’Angelo e stanotte gli angeli entreranno anche in casa sua!
Fate e fatine, angeli e arcangeli teniamoli ben custoditi in quell’angolo di cuore dove risiede la nostra infanzia. Senza creatività, senza sogni, senza favole il mondo sarebbe assai triste.
Sir James M. Barrie, scrittore britannico, nel 1911 scrisse: «Forse tutti noi saremmo in grado di volare se fossimo assolutamente certi della nostra capacità di farlo come l’ebbe quella sera, il coraggioso Peter Pan».
[Tratto da IL FLORICULTORE, Maggio-Giugno 2015]
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