PISTOIA, cresce l’export di piante vive
Il terzo trimestre 2023 ha fatto registrare un aumento del 9% per i vivai toscani. Coldiretti: dato buono, ma pesano la riduzione dei margini e le conseguenze dell’alluvione di Novembre. Riapre il mercato della Giordania
L’export di piante vive delle aziende del polo vivaistico pistoiese nel mondo ha registrato un valore di 43,6 milioni di Euro nel terzo trimestre 2023, un aumento del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Pistoia sulla base dei dati Istat sulle esportazioni.
«Numeri positivi», spiega Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia. «Anche se i costi di produzione rimangono a livelli elevati, riducendo i margini. Un assottigliamento solo in parte compensato dalla capacità delle imprese locali di ottenere migliori prezzi per le piante sui mercati stranieri, grazie alla qualità delle produzioni che confermano il polo pistoiese eccellenza europea, oltre a generare circa il 40% dell’export italiano».
«Pesano anche le alluvioni di inizio Novembre», ricorda sempre il presidente di Coldiretti Pistoia. «Purtroppo tante aziende hanno avuto i vivai sommersi da acqua, fango e detriti, pregiudicando le spedizioni programmate. Le conseguenze le vedremo nei prossimi mesi».
Una buona notizia arriva invece dal Medio Oriente. «Riapre parzialmente il mercato della Giordania dopo la chiusura alle importazioni di piante imposta dalle autorità fitosanitarie di Amman per prevenire eventuali contaminazioni da Xylella», spiega Francesco Ciarrocchi, direttore di Coldiretti Pistoia. «Un mercato interessante per Pistoia che, prima del blocco, aveva esportato piante vive nel 2017 per oltre 2,8 milioni di Euro».
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