Maltempo: grandine e vento tra Como, Varese e Lecco

 

maltempo_lampoNel comasco c’è chi ha perso anche il 30%

della produzione floricola ornamentale.


14 Luglio 2011 - Serre sventrate, frutti di bosco distrutti, piante spezzate e agricoltori in lacrime. La grandine che ha colpito ieri sera (13 luglio 2011 – NdR) la fascia prealpina della Lombardia fra Varese, Como e Lecco non ha risparmiato nulla.

«Era come uno tsunami di grandine, arrivava da tutte le parti, con chicchi grossi come noci, ha bucato i teli, rotto i vetri, falciato i prati. Non sapevamo più da che parte girarci. È durato un quarto d’ora, iniziando verso le sette di sera: il cielo è venuto scuro all’improvviso e si è scatenato l’inferno. Ho sentito al telefono i nostri soci per capire l’entità del disastro: alcuni sono scoppiati a piangere mentre me lo raccontavano», così ha descritto lo scenario “apocalittico” Fernando Fiori, Presidente della Coldiretti di Varese. I suoi vivai sono tra le “vittime” dal bombardamento di ghiacci

«Tutti ci hanno detto di non aver mai visto nulla di simile – ha aggiunto Fortunato Trezzi, Presidente della Coldiretti di Como-Lecco (il maltempo ha colpito la sua azienda di Alzate) – La bufera che si è abbattuta sul Canturino, sull’Erbese, sulla Bassa Comasca e in Val d’Intelvi ha distrutto mais, fieno, soia, piante ornamentali, ortaggi, piccoli frutti, serre e coperture di capannoni. Stiamo completando la stima dei danni per valutare l’attivazione delle misure per la calamità naturale».

In provincia di Varese il maltempo non ha risparmiato mais, cereali, frutteti, vigneti (nei comuni di Angera e Ranco). Le zone più colpite sono state quelle a sud e a sud ovest di Varese: Azzate, Inarzo, Galliate lombardo, Crosio della Valle, Mornago, Buguggiate, Daverio, Casale Litta, Casciago e Luvinate, Angera, Ranco, Ispra e Cadrezzate e le valli a nord della Provincia (Arcisate, Induno Olona, Cuasso al Monte, Marzio, Brenta e Cittiglio). Perso fino al 50 per cento del raccolto.

Nel Comasco la zona più colpita è quella dell’Erbese (Orsenigo, Albese, Albavilla, Alzate, Mariano, Lambrugo, Inverigo, Erba, Pontelambro, Castelmarte, Proserpio, Caslino): ci sono punte di oltre il 35% di danno al mais, i campi di prato ed erba medica sono stati falciati dal ghiacchio, molti vivaisti hanno visto andare in fumo il 30% delle piante ornamentali, il raccolto di mirtilli e lamponi è stato distrutto, i teli dei tunnel sono ridotti a colabrodo e le coperture delle serre sono state compromesse. Non è diversa la situazione nel Canturino (Cantù, Vertemate, Capiago, Cucciago) e nella Bassa Comasca (Cadorago, Fino Mornasco, Lomazzo, Fenegrò, Mozzate).

In provincia di Lecco colpiti i comuni di Costa M. e Bosisio Parini.


       

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