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Maltempo: anche Italia affoga con +65% pioggia al Nord
Coldiretti: «Temperature massime inferiori di 2,6 °C la media a maggio»
4 Giugno 2013 - L’Italia sommersa da un’insolita primavera “impazzita” che fa registrare il 65 per cento di pioggia in più rispetto alla media nelle regioni del Nord e il 52 per cento in quelle del Centro. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ucea nel mese di maggio che evidenzia peraltro come le precipitazioni siano state inferiori del 43 per cento nel Sud Italia. L’andamento anomalo del mese di maggio è stato peraltro preceduto da precipitazioni fuori la norma sia ad aprile (+7%) che soprattutto a marzo (+141%) che hanno colpito duramente l’agricoltura italiana, ma messo anche a rischio la stabilità idrogeologica del territorio con perdite, danni e maggiori costi per un miliardo di Euro. La più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense, neve fuori stagione e un maggiore rischio per gelate tardive sono alcuni degli effetti dei cambiamenti climatici che l’agricoltura – sostiene Coldiretti - deve affrontare. Con un contesto del genere, i terreni coltivati, grazie alla loro capacità di assorbimento, rappresentano un vero e proprio airbag naturale contro l’impatto dell’acqua. Purtroppo - conclude Coldiretti - l’Italia ha perso negli ultimi venti anni 2,15 milioni di ettari di terra coltivata per effetto della cementificazione e dell’abbandono che ha tagliato del 15 per cento le campagne colpite da un modello di sviluppo sbagliato che ha costretto a chiudere 1,2 milioni di aziende agricole nello stesso arco di tempo. |