Progetto RinascITALIA: per una “città gentile” servono i fiori
È questo uno dei messaggi lanciati a Alba (CN) nel corso del convegno dedicato a bellezza e sviluppo turistico, promosso da Asproflor e ACA. Sono stati presentati anche i primi parziali dell’iniziativa che prevede di percorrere tutte le coste italiane e promuovere la certificazione di Comune Fiorito. Non sono mancate le sottolineature critiche. E ora si cercano sponsor
Si è svolto ad Alba (CN) il convegno intitolato “La promozione della bellezza floreale come valore umano e sociale che stimola lo sviluppo economico del settore florovivaistico e turistico”, promosso da Asproflor – Comuni Fioriti e ACA – Associazione Commercianti Albesi. L’incontro rientra nel progetto “RinascITALIA – Facciamo fiorire la speranza”, che prevede di percorrere con un camper l’intero litorale italiano, lungo un percorso di oltre novemila chilometri, per motivare le Amministrazioni locali ad aderire alla certificazione di Comune Fiorito.
Sergio Ferraro, presidente nazionale Asproflor, ha fatto il punto sull’iniziativa: « In poco più di tre mesi di viaggio, partendo dall’estremo confine orientale a Muggia, siamo arrivati fino in Molise, incontrando ogni giorno le Amministrazioni civiche, per un totale di 70 Comuni di sei regioni italiane: Friuli, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise. Oltre due milioni i cittadini coinvolti finora tramite i loro rappresentanti. Abbiamo avuto un’accoglienza straordinaria, anche perché il nostro messaggio è semplice e vincente: “fiorire è accogliere”. Vuole dire che non servono mega strutture, ma basta il verde per migliorare la qualità della vita e risolvere un sacco di problemi, anche all’interno della nostra società».
Ferraro non ha nascosto le criticità incontrate: «Ci è purtroppo mancato, in parte, il supporto delle aziende del settore, oltre a quello di alcune Istituzioni, a partire dal Ministero dell’Agricoltura, che non ha creduto che un simile progetto potesse servire a far ripartire il settore del florovivaismo».
Aldo Alberto, presidente Florovivaisti italiani, è intervenuto per sottolineare che «in molte realtà e in molte Amministrazioni manca ancora la cultura della bellezza e non si tiene conto di quanto le piante aiutino a migliorare sia la qualità dell’aria che della vita: la gestione del verde viene ancora vista come qualcosa di pesante e superfluo. Bisogna continuare a lavorare in questa direzione per cambiare la mentalità».
Franco Colombano, vice presidente di Asproflor, ha invece toccato il delicato tema della professionalità: «Per i lavori pubblici i Comuni devono per forza affidarsi ai professionisti del settore, perché per il verde non c’è questo obbligo? Si eviterebbero tanti sbagli, sia nella progettazione che nella manutenzione».
In conclusione il presidente di Asproflor ha lanciato un appello a tutti i potenziali sponsor: «Per poter ripartire abbiamo bisogno di trovare nuovi finanziamenti. Non so se ce la faremo, ma non possiamo fermarci ora. Abbiamo promesso di visitare tutti i Comuni costieri e lo faremo. Ripartiremo a breve, per arrivare a sud nei mesi meno caldi: inizieremo da Ventimiglia, in Liguria, al confine con la Francia, un Paese in cui esiste una pianificazione seria, da parte del Ministero del Turismo, mentre a Roma neanche si sa cosa sia il florovivaismo...».
PER SAPERNE DI+
ARTICOLI CORRELATI |
RinascITALIA: è partito il tour promosso da Asproflor
Comuni Fioriti: il nuovo Marchio di Qualità va a 47 municipalità
Al Meeting Nazionale di Pomaretto (TO) premiati i centri urbani virtuosi e a misura di cittadino
Per ricevere le ultime notizie del settore direttamente nella tua casella di posta elettronica iscriviti alla Newsletter de «Il Floricultore»