“Garofano d’Argento”, a Catania è andata in scena la 46.ma edizione
Uno dei più importanti riconoscimenti del settore florovivaistico, premio anche alla cultura, alla professionalità e alla sicilianità nel mondo, non si è arreso alle difficoltà del momento e ha regalato ai partecipanti un'inendita giornata all’insegna del verde e del buon vivere. Per il florovivaismo premiati Paolo Zacchera (vivaista), Antonio Grassotti (mercato dei fiori di Pescia), Sebina Marziano (floral designer) e Karen Tambayong (giornalista)
di Arturo Croci
Il “Garofano d’Argento”, il premio fondato dal mitico dott. Carlo Calì, continua la sua opera di “marketing territoriale” iniziata 46 anni fa. L’idea originale del fondatore era di promuovere i prodotti del florovivaismo unitamente alla bellezza del territorio e alla cultura siciliana. Per fare questo era “indispensabile” che i selezionati per il premio “Garofano d’Argento” dovessero ritirarlo di persona, allora a Trepunti di Giarre, in provincia di Catania. In questo modo sarebbero entrati in contatto con la gente del posto e avrebbero apprezzato il clima intellettuale locale, la bellezza del mare e dell’Etna. Grazie a tutto ciò, superando i pregiudizi, si sono creati legami e amicizie destinati a durare nel tempo.
Dopo la scomparsa del dott. Carlo Calì, questa nobile e disinteressata impresa continua grazie alla figlia, dott.ssa Maria Carmela (Carmelita) Calì, che nonostante le difficoltà, quest’anno dovute soprattutto al Coronavirus, è riuscita a organizzare la 46a edizione nel Cortile Platamone del Palazzo della Cultura a Catania.
VISITA AL CASTAGNO DEI CENTO CAVALLI A SANT’ALFIO E DINTORNI
Come di consueto per gli ospiti del Premio che provengono da lontano vi è un programma di visite tecniche, turistiche e culturali. Purtroppo a causa delle attuali restrizioni il programma è stato forzatamente ridotto ma è risultato ugualmente denso e interessante.
A riceverci, la mattina del 10 ottobre, c’era Alfio Nicolosi e la moglie Angela Romeo (una brava fiorista). Alfio è vice-presidente del Consiglio Comunale di Sant’Alfio che da molti anni sostiene e promuove il celebre Castagno dei Cento Cavalli e le bellezze dell’Etna. Il Castagno millenario si sta riprendendo dagli attacchi del cinipide, grazie al programma del Mipaaf curato dal dott. Alberto Manzo (premiato con il Garofano d’Argento). Alfio ha inoltre illustrato l’adesione alla “Città del Castagno” e l’ambizioso progetto coordinato da Fulvio Viesi, presidente dell’Associazione Tutela Marroni di Castione di Brentonico che vuol sostituire tramite innesto la castagna sativa 'Miller', quella spontanea, con il marrone. Un processo che riguarderà anche il recupero del paesaggio e l’industria del legname.
A illustrare la storia di questo splendido albero ha provveduto una guida qualificata… di nome Alfio… che nel tempo libero, fra un gruppo di visitatori e l’altro, fabbrica splendidi flauti con la canna siciliana (ne ho comprati due, uno per i miei amici musicisti Pier Paderni e Andrea Ortu, Alfio ne ha quindi regalato uno anche a me).
Alcuni degli ospiti in visita al Castagno dei Cento Cavalli. Da sinistra: Angela Romeo e Alfio Nicolosi (vice-presidente del Consiglio Comunale di Sant’Alfio), la guida ufficiale Alfio, Silvano Frigo, Paolo Zacchera, Arturo Croci, Maria Olivella Grassotti, Antonio Grassotti, Carmelita Calì
Il Castagno dei Cento Cavalli è ubicato nel Parco dell’Etna, nel territorio del comune di Sant’Alfio (CT), ed è raffigurato nello stemma civico di questo paese. Considerato come il più famoso e grande castagno d’Italia e oggetto di uno dei più antichi atti di tutela naturalistica – se non il primo del genere – in Sicilia, è stato studiato da diversi botanici e visitato da personaggi illustri in epoche passate. La sua storia si fonde con la leggenda di una misteriosa regina e di cento cavalieri con i loro destrieri, che – si narra – vi trovarono riparo da un temporale. Nel 1982 il Corpo forestale dello Stato lo ha inserito nel patrimonio italiano dei monumenti verdi, forte di 22.000 alberi di notevole interesse, ed evidenziato tra i soli 150 di eccezionale valore storico o monumentale.
Per ulteriori informazioni: it.wikipedia.org/Castagno_dei_Cento_Cavalli - www.ilsicilia.it/albero-piu-antico-deuropa
LA SERATA DELLE STELLE
La sera di sabato 10 ottobre 2020, 190 invitati hanno partecipato (dopo essersi sottoposti ai controlli previsti dalla normativa vigente) alla "Serata delle stelle". A presentare l’evento da diversi anni a questa parte è Maurizio Caruso che, fra l’altro, ha commosso la platea recitando con la sua splendida voce la poesia “Omaggio a Carlo Calì”, composta dal sottoscritto. Anche Carmelita ha suscitato ricordi ed emozioni ricordando alcuni episodi riguardanti suo padre, come quello che accadde diversi anni fa quando – consegnando il Garofano d’Argento al dott. Silvano Frigo – sentenziò: «Dott. Frigo, da questo momento Lei sarà l’autista del Garofano d’Argento». E così fu. Per anni, Silvano al suo arrivo prendeva in consegna il pulmino per l’accompagnamento degli ospiti.
La poesia “Omaggio a Carlo Calì” dedicata da Arturo Croci al fondatore del Premio "Garofano d'Argento" e recitata durante la serata dal presentarore Maurizio Caruso
Come di consueto, in occasione della cerimonia di consegna vi sono stati diversi momenti di intrattenimento, sempre dedicati alla cultura siciliana. Perfetta l’esibizione di danza da parte dei giovanissimi Roberta Scuderi e Giuseppe Costantino. Magico il duetto in dialetto siciliano effettuato dal cantastorie Luigi di Pino e dall’attore Gianfilippo Tomaselli avente per tema “Un grande riconoscimento all’altra metà del cielo”. Caratteristica l’esibizione dell’antica arte con il bastone e il coltello da parte della Maestra Rita Sciacca, campionessa mondiale, e dalla cintura nera Giovanni Patanè. Rita ai campionati Wuma disputatesi a Palermo a novembre 2016 si è classificata al 1° posto nella scherma con il coltello ed ha conquistato la medaglia d’argento nella scherma di bastone siciliano. La tecnica del combattimento col bastone nasce dai pastori dell’area etnea attorno al 1200 d.C. ed è l’unica arte marziale sviluppatasi in Italia e forse anche una delle più antiche d’Europa. E infine di grande spessore musicale l’esibizione della cantante Denise Guerrera.
I PREMIATI DELLA 46a EDIZIONE
Il Premio Internazionale di giornalismo “Ignazio Continella Floricoltore” è stato assegnato alla Indonesiana Karen Tambayong, responsabile di "Green City", il gruppo che provvede alla promozione del verde nelle città nell’ambito dell’AIPH, Associazione Internazionale dei Produttori Florovivaistici. Purtroppo, a causa delle norme restrittive sul Covid, Karen non ha potuto lasciare il suo Paese. Speriamo che possa ritirarlo il prossimo anno, in occasione della 47a edizione.
Premio Internazionale alla Professionalità “Franco Locatelli” ad Antonio Grassotti, presidente del Mercato dei Fiori di Pescia (PT) ed ex direttore dell’Istituto Sperimentale della Floricoltura di Pescia. Il “Garofano d’Argento” è stato consegnato da Arturo Croci, scrittore ed ex editore.
Premio Internazionale alla Professionalità “Franco Locatelli” a Paolo Zacchera, florovivaista di Verbania e il primo ad aver impiantato la più grande produzione del Tè in Europa. Il “Garofano d’Argento” è stato consegnato da Silvano Frigo, ex direttore della Florcoop e ex rappresentante per l’Italia della IPM Essen.
Premio Internazionale alla Professionalità “Franco Locatelli a Edy Bandiera, Assessore Regionale per l’Agricoltura, lo Sviluppo Rurale e la Pesca Mediterranea. Il “Garofano d’Argento” è stato consegnato dall’Assessore alla Cultura Barbara Mirabella e da Carmelita Calì, Presidente dell’Associazione Culturale I Fiori di Giarre e dell’Etna e organizzatrice del premio Internazionale “Il Garofano d’Argento”.
Premio Internazionale “Arte Floreale” a Sebina Marziano, floral fesigner. Il “Garofano d’Argento” è stato consegnato da Rosario Alfino, presidente di Federfiori e vice-presidente Confcommercio di Catania.
Premio Internazionale in onore a “Sant’Agata” a Paolo Giansiracusa, storico dell’arte. Il “Garofano d’Argento” è stato consegnato da Carmelita Calì, presidente dell’Associazione Culturale "I Fiori di Giarre e dell’Etna" e organizzatrice del premio Internazionale “Il Garofano d’Argento”, e Graziella Torrisi, presidente della zona 16 Lions del distretto 108 YB Sicilia.
Premio Internazionale in onore a “Sant’Agata” a LAD Onlus, fondata da Cinzia Favara Scacco e Emilio Randazzo. Il “Garofano d’Argento” è stato consegnato alla presidente onoraria dott.ssa Elena di Giovanni Valanzise e all’arch. Emilio Randazzo dall’Assessore alla Cultura del Comune di Catania dott.ssa Barbara Mirabella.
Premio Internazionale in onore a “Sant’Agata” ad Antonio Oliveri “Demea eventi culturali” di Roma. Il “Garofano d’Argento” è stato consegnato dal Cantastorie Luigi Di Pino.
Premio Internazionale in onore a “Sant’Agata” a Santa Alfonsetti, Associazione Onlus per Adriana. Il “Garofano d’Argento” è stato consegnato da Carmelita Calì, presidente dell’Associazione Culturale "I Fiori di Giarre e dell’Etna" e organizzatrice del premio Internazionale “Il Garofano d’Argento”,.
Premio Internazionale “Sicilianità nel Mondo” a Gianni Cusumano, Alternative Phothography Lab di Castelnuovo (PA). Il “Garofano d’Argento” è stato consegnato da Angelo Spina, presidente Associazione “Fotoperpassione” di Giarre.