in centomila senza lavoro
La crisi del settore agroalimentare rischia di aggravarsi, occorre far ripartire al più presto la circolazione.
27 Gennaio 2012 - «Sono almeno centomila i lavoratori impegnati nella raccolta, nel confezionamento, nel magazzinaggio e nella trasformazione dei prodotti alimentari deperibili come i fiori e la frutta e la verdura che non hanno potuto recarsi al lavoro a causa del blocco alla circolazione provocato dallo sciopero dei Tir che non ha fermato purtroppo soltanto la Fiat». È quanto afferma Sergio Marini, presidente della Coldiretti, nel sottolineare che al danno economico, salito a 150 milioni di Euro per l’agroalimentare Made in Italy, si aggiunge quello occupazionale che colpisce particolarmente giovani ed immigrati, che rappresentano una buona parte dei lavoratori impegnati nel settore agroalimentare a tempo determinato. Il blocco coinvolge ogni giorno circa 50 mila tonnellate di prodotti alimentari deperibili che rischiano di essere buttati perché rimangono fermi nei camion, nei campi, nelle stalle e nei magazzini delle industrie e dei mercati generali dove non c’è più lavoro in una situazione in cui l’Istat ha annunciato che il divario salari – prezzi ha raggiunto il livello record dal 1995. |