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Nasce BambApp, un social network

interamente dedicato al mondo dei bamboo

 

Grazie al contributo di rilevatori volontari sarà possibile sapere quanto sono diffusi i bamboo in Piemonte e Valle d’Aosta e quali sono le specie potenzialmente invasive

 

Il bamboo è una delle piante preferite nel giardino orientale, ma è molto amata anche in quelli europei per il suo effetto scenografico. Com’è noto, però, alcune specie possono essere molto invasive verso gli ambienti naturali.

Per conoscere più approfonditamente il bambo lo scorso 14 dicembre ha avuto ufficialmente inizio il progetto "BambApp" che sarà attivo fino al 15 ottobre 2018.

Mercoledì 17 gennaio alle 16.30 presso l’Aula Magna dell’Orto Botanico di Torino, viale Mattioli 25, si terrà un seminario di approfondimento durante il quale verrà presentata l’iniziativa. Interverranno:

Thomas Froese, azienda agricola Moso, "I bamboo: una risorsa non solo ornamentale";

Michele Lonati, Università di Torino, "Il progetto BambApp: come partecipare";

- Alberto Peyron, Gruppo Puntaverde, "Gli impianti produttivi di bamboo in Piemonte".

Al progetto, realizzato con il contributo di Fondazione CRT, partecipano come partner l’Ente di gestione delle Aree protette del Po torinese, l’Università di Torino - Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), la Regione Piemonte - Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio - Settore Biodiversità e aree naturali, Asproflor-Comuni Fioriti - Associazione produttori florovivaisti italiani con le aziende associate produttrici di bamboo italiano Agricola Moso e Puntaverde.

Le osservazioni dei rilevatori volontari permetteranno di valutare la diffusione in Piemonte e Valle d’Aosta delle diverse specie di bamboo negli habitat naturali, semi-naturali e nelle coltivazioni agricole. La determinazione delle specie cartografate sarà curata dai responsabili del progetto, mediante riconoscimento diretto (con foto e campioni di erbario per le specie di facile determinazione) oppure mediante identificazione genetica (DNA barcoding). I risultati della ricerca saranno un utile supporto per il Gruppo di Lavoro sulle specie vegetali esotiche della Regione Piemonte, allo scopo di correggere o aggiornare le Black list regionali. 

Il progetto prevede anche l’assegnazione di tre premi (GPS Garmin) ai tre rilevatori che avranno aggiunto il maggior numero di punti validi (secondo le norme stabilite dal protocollo di adesione).

 

PER SAPERNE DI+

https://bambapp.weebly.com

       

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