«Cercate cimici asiatiche, ritiriamo noi». Nuovo appello di Fondazione Mach
Il Centro di ricerca di San Michele all’Adige invita di nuovo il mondo agricolo e tutta la popolazione trentina a collaborare nella lotta biologica per favorire la riproduzione in laboratorio degli insetti antagonisti, le “vespe samurai”
Un anno fa la Fondazione Edmund Mach lanciava il suo appello a tutti i cittadini, agricoltori in primis, invitandoli a raccogliere le cimici asiatiche e a consegnarle nelle sedi FEM dislocate sul territorio provinciale di Trento. La campagna ha sortito effetti positivi, permettendo di arricchire gli allevamenti a San Michele all’Adige (TN) con 25 mila esemplari di cimici asiatiche e di rilasciare in seguito le vespe samurai (Trissolcus japonicus), antagoniste naturali dell’insetto nocivo, riprodotte in laboratorio.
Ora l'Istituto di riceca rivolge un nuovo invito alla popolazione. Il programma di lotta biologica è sostanzialmente identico a quello del 2020. Per riprodurre le vespe samurai servono grandi quantità di uova di cimice asiatica ed è quindi fondamentale disporre di migliaia di esemplari per alimentare gli allevamenti. Le cimici in questo periodo si trovano ancora all’interno o nei pressi delle abitazioni, ma anche negli orti e nei giardini, dunque è facile raccoglierle. Quest’anno, però, i cittadini che trovano dieci o più cimici possono chiederne il ritiro direttamente da parte dei tecnici FEM. Ritiro che naturalmente sarà eseguito rispettando scrupolosamente le misure anti Covid-19.
PER CHIEDERE IL RITIRO
È stato attivato il numero telefonico 331 645.12.11, al quale si possono mandare messaggi WhatsApp indicando semplicemente nominativo, indirizzo e numero di cimici ritrovate. La richiesta di ritiro può essere fatta anche via E-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
MODALITÀ DI RACCOLTA E CONSERVAZIONE DELLE CIMICI
I tecnici e i ricercatori raccomandano di raccogliere le cimici vive in un contenitore pulito e asciutto, tappare lo stesso con un coperchio forato e contattare FEM per il ritiro prima possibile, comunque entro un paio di giorni dalla cattura. Vanno bene barattoli di conserve recuperati. Per chiuderli, dopo avere messo all’interno della verdura (un fagiolino o un pezzo di carota) o della frutta (un pezzo di mela), oltre al tappo si può usare un foglio di carta da cucina fissato con un elastico.
PER SAPERNE DI+
https://lottabiologica.fmach.it/
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