“Interfuture” punta sui bioagrofarmaci
Ha preso il via lo scorso mese un nuovo progetto di ricerca coordinato dalla Fondazione Edmund Mach e finanziato dalla Commissione europea per sviluppare metodi di difesa ad alta efficacia e a basso impatto ambientale
Si chiama “Interfuture”, è un nuovo progetto di ricerca coordinato dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (TN) e finanziato dalla Commissione europea che ha l’obiettivo di sviluppare bioagrofarmaci per il controllo dei patogeni e dei parassiti delle piante e nuovi fertilizzanti capaci di promuovere la crescita vegetativa senza inquinare l’ambiente. L’idea è quella di sfruttare i microrganismi associati alla pianta e i loro metaboliti, cioè il “microbioma” delle piante stesse.
“Interfuture” prevede 11 dottorati di ricerca industriale, una novità assoluta nel panorama accademico europeo. Sono due le voci che caratterizzano il progetto: transnazionalità, i giovani ricercatori dovranno svolgere il percorso di dottorato in un paese europeo diverso da quello in cui si sono laureati, e transettorialità, gli studenti dovranno spendere metà della loro ricerca presso un’industria. In tale modo non solo acquisiranno una solida formazione presso le più prestigiose università europee, ma potranno anche sperimentare e mettere in pratica le loro scoperte nelle realtà aziendali.
Lo scorso dicembre a Bruxelles, presso l’Ufficio della Provincia autonoma di Trento per i rapporti con l’Unione Europea, si è tenuto il kick-off meeting del progetto a cui hanno partecipato – oltre a Valeria Liverini, capo dell’Ufficio per i rapporti con l’Unione europea della Provincia autonoma di Trento e alla coordinatrice del progetto, Ilaria Pertot, ricercatrice della Fondazione Edmund Mach – i rappresentanti dei partner coinvolti: Università di Reims Champagne-Ardenne in Francia, Università di scienze naturali di Vienna, Università di Newcastle, Università di Nottingham nel Regno Unito, Università degli Studi del Molise. Le industrie associate sono la spagnola Desarrollo Agrícola y Minero, S.A.(Daymsa), Inoq GmbH in Germania, BIPA e BioBest in Belgio e l’inglese Azotic.