Prati verticali, alberi orizzontali: i giardini del futuro sfidano la gravità

Facciate tristi e grigie? Non più. Una start-up dell’Università di Stoccarda ha installato sulla parete di un edificio nel centro della città tedesca un’oasi verde con alberi che spuntano dai muri

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Le città devono cambiare e diventare più verdi e vivibili. È un imperativo che esce ancora più rafforzato dalla pandemia in corso. In tutto il mondo si studiano soluzioni innovative, dai tetti verdi ai boschi verticali, per trasformare qualsiasi ambiente in una riserva di benessere. Quella che arriva da Stoccarda, nel Sud-Ovest della Germania, brilla per originalità. Il concetto strutturale è analogo a quello dei giardini verticali, ma in questo caso gli alberi crescono in orizzontale e addirittura ruotano. L’idea viene da Visioverdis, start-up dell’Università di Hohenheim, il più antico ateneo di Stoccarda. L’insolito giardino, lungo 8 metri e mezzo e largo 3 e mezzo, è apparso su un fabbricato del campus in occasione del suo bicentenario. Lo stupore è stato grande.

Ad attrarre gli sguardi sono stati in particolare tre alberi di ligustro piantati nella facciata che si protendono in orizzontale. Come se non bastasse, ruotano. È proprio grazie a questo movimento che cambiano la percezione della luce e della gravità, finendo per svilupparsi sempre e solo in senso perpendicolare alla parete. Secondo le informazioni fornite dai progettisti, eseguono da 0,1 a 1,6 giri al minuto.

GraviPlant, come è stato battezzato da Visioverdis, è un sistema sofisticato, frutto di lunghi studi sul modo di avvertire la gravità da parte delle piante: alcuni sensori ne garantiscono e controllano l’irrigazione, la rotazione e l’illuminazione a LED.

Anche il sindaco, Fritz Kuhn, è rimasto affascinato dal singolare giardino e ha così deciso di portarlo nel centro di Stoccarda, sulla Rotebühlplatz, dove dal mese di maggio fa bella mostra di sé sulla parete di un palazzo all’altezza di dieci metri. «La città diventa più calda in estate», ha dichiarato il primo cittadino, «e dobbiamo imparare a usare più verde per raffrescarla. Quindi sono particolarmente lieto di aver trovato un posto così importante e adatto per il giardino verticale ideato da una start-up della nostra Università».

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GraviPlant è un modello che potrebbe essere replicato in molte altre città, soprattutto nelle megalopoli dove è difficile trovare spazio per realizzare giardini tradizionali. «I vantaggi sono molteplici», ha commentato Alina Schick, fondatrice e amministratore delegato di Visioverdis. «Queste pareti verdi migliorano l’aspetto estetico delle facciate, raffrescano gli edifici con minori costi rispetto ai normali sistemi di condizionamento, smorzano i rumori e purificano l’aria funzionando come filtri per le polveri sottili». Insomma sembra proprio una soluzione adatta ai nostri tempi. Dopo qualche millennio tornano di moda i giardini di Babilonia, solo che adesso non sono più solo pensili, ma anche verticali e sulle pareti di casa. Visioverdis sogna le città del futuro, verdi come la speranza, sua e di tutti noi.

Giulio Borghese

[Tratto da IL FLORICULTORE, Maggio-Giugno 2020]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 


 

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