In evidenza da L'AGENDA DEL FLORICULTORE
MILANO, 9-11 Maggio 2012
Simposio internazionale:
"ANOPLOPHORA CHINENSIS
e ANOPLOPHORA GLABRIPENNIS:
nuovi strumenti per strategie integrate di prevenzione e controllo - Come tutelare i nostri boschi e il nostro verde pubblico".
New tools for predicting, detecting and fighting - how to save our forests and our urban spaces
11 aprile 2012 - Segugi anti-tarlo, piante spia e lotta biologica con insetti parassiti. Sono queste alcune strategie di contrasto al tarlo asiatico che saranno discusse in occasione del Simposio internazionale organizzato dalla Regione Lombardia, dal 9 all'11 maggio, che richiamerà a Milano i maggiori esperti mondiali per discutere sul terribile coleottero di origine asiatica.
Anoplophora chinensis e Anoplophora glabripennis, questi i nomi scientifici dell'insetto alieno, importato accidentalmente dall'Estremo Oriente, probabilmente come larva nascosta all'interno degli alberi o all'interno di imballaggi in legno e che, da allora, ha colpito migliaia di piante.
«Innocuo per le persone, il tarlo asiatico causa ogni anno danni ambientali ed economici ingenti - commenta l'assessore regionale all'Agricoltura Giulio De Capitani -. Non esistono ancora strategie per debellarlo definitivamente. Da oltre 10 anni, il Servizio fitosanitario regionale e l'Ersaf si occupano di prevenire, individuare e circoscrivere i focolai per evitare una propagazione degli insetti che avrebbe effetti davvero devastanti. A rischio sono soprattutto i florovivaisti già in difficoltà a causa degli elevati costi di mantenimento delle serre, per i quali il tarlo rappresenta una seria minaccia per la produzione e commercializzazione delle piante».
«Con il coordinamento scientifico dell'Università di Milano - prosegue l'assessore - stiamo sperimentando strategie di lotta biologica e di interventi integrati per ridurre l'impatto dovuto ai tagli delle piante infestate, unico strumento riconosciuto ad oggi efficace».
Il simposio è finanziato e patrocinato dall'OCSE (Organization for Economic Co-operation and Development). Il Servizio fitosanitario lombardo ha infatti partecipato nel 2011 al bando nell'ambito del programma "Co-operative Research Programme", presentando una relazione sul problema del tarlo asiatico e i suoi effetti sull'economia mondiale. Il progetto lombardo è stato accolto positivamente dalle commissioni esaminatrici. «Con il simposio internazionale - precisa De Capitani - vogliamo mettere in comune le conoscenze e le esperienze maturate in varie parti del mondo ed elaborare, nel rispetto delle normative fitosanitarie comunitarie e nazionali, linee guida condivise di intervento e gestione degli insetti».
[Scarica il PROGRAMMA DEL CONVEGNO]
La partecipazione al Simposio è gratuita e aperta a tutti, ma è richiesta l'iscrizione obbligatoria tramite il sito: www.ersaf.lombardia.it.
Anoplophora chinensis e Anoplophora glabripennis sono due coleotteri che si sviluppano a spese del legno di numerose piante ornamentali e forestali. Sono di origine asiatica e vengono considerate specie invasive, cioè specie esotiche che arrivate nei nostri ambienti creano uno squilibrio a livello di ecosistema e un considerevole danno economico.
Anoplophora chinensis si diffonde attraverso il commercio internazionale di giovani piante da ricoltivare e di bonsai, Anoplophora glabripennis invece viaggia nascosta all’interno degli imballaggi in legno, casse e bancali.
I primi danni dovuti ai due insetti risalgono agli inizi degli anni 2000. Attualmente Anoplophora chinensis e Anoplophora glabripennis sono considerate a livello internazionale tra gli organismi nocivi maggiormente pericolosi; sicuramente hanno già guadagnato il primato mondiale per quantificazione economica del loro danno potenziale e per impegno finanziario messo in campo per contrastarne la diffusione sia nel nuovo che nel vecchio continente.